“Ratzinger oltre Ratzinger”, laici e cattolici si confrontano agli Incontri di Norcia di Magna Carta
26 Ottobre 2013
Al centro del dibattito della nona edizione degli “Incontri di Norcia”, organizzati da Fondazione Magna, c’è stato il confronto tra due relazioni, elaborate a partire da due Manifesti espressione di posizioni e tradizioni culturali opposte tra loro su temi che hanno a che fare con la vita sociale, economica e politica delle popolazioni europee: il "Manifesto di Norcia" del 2011, di Gaetano Quagliariello, Maurizio Sacconi ed Eugenia Roccella, rivolto all’area di centrodestra; il "Manifesto dei “marxisti-ratzingeriani", scritto da Giuseppe Vacca, Pietro Barcellona, Mario Tronti e Paolo Sorbi, pubblicato nello stesso anno e rivolto alla sinistra democratica. A conclusione della giornata di lavori, nel corso della quale è emerso il comune riferimento al pensiero di Ratzinger, i sei relatori – Gaetano Quagliariello, Maurizio Sacconi, Eugenia Roccella, Giuseppe Vacca, Paolo Sorbi e Mario Tronti – hanno condiviso una comune dichiarazione: "Si avverte la necessità nella dimensione politica di un umanesimo condiviso quale è stato disegnato, per credenti e non credenti, dalla tradizione cristiana e dalla Costituzione repubblicana. In presenza di una vera e propria emergenza antropologica le funzioni di governo sono investite di responsabilità in relazione al valore della vita, della famiglia naturale, della libertà educativa, alla luce anche dei nuovi comportamenti sociali. Noi invitiamo il Parlamento ad una moratoria legislativa sui temi eticamente sensibili con lo scopo di sostituire il conflitto ideologico con il reciproco ascolto tra sostenitori delle diverse tesi in funzione di soluzioni unificanti e non divisive la società italiana. Ed invitiamo i grandi partiti che hanno in corso processi di verifica interna, destinati a concludersi emblematicamente nello stesso giorno (8 dicembre), a misurarsi con i temi antropologici nella ricerca di una comune base etica della nazione".