Referendum, le ragioni del «non voto» dell’uomo qualunque
12 Giugno 2011
<Non conta votare sì o votare no> scrive il costituzionalista Lorenzo Cuocolo sul Secolo XIX di oggi <quello che è importante è andare a votare, esercitare il proprio diritto-dovere di contribuire alla democrazia del paese>. Mettiamola così: se sul mercato ci sono soltanto sette tipi di moto e nessuna di esse piace al consumatore, l’astensione dall’acquisto non stimola l’inventività dei produttori e non favorisce gli investimenti su un nuovo modello? Se nel mercato della politica, ciò che passa la casa non è gradito — si tratti di partiti o di quesiti referendari — non si promuove la democrazia contribuendo, col non voto, alla nascita di nuovi soggetti politici? Vogliamo togliere all’uomo qualunque anche il diritto di non stare al gioco dei burattinai dell’establishment?