Renzi di lotta ma non di governo

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Renzi di lotta ma non di governo

31 Ottobre 2017

Dal palco di Pietrarsa, teatro della conferenza programmatica del Pd, Renzi non ne fa accenno. Come d’altronde non fa accenno allo ius soli. Ma è evidente che, nonostante i baci e gli abbracci tra segretario Dem e il premier Gentiloni  – della serie: facciamo finta che il caso Visco e la conseguente assenza di massa dei ministri renziani dal Cdm che lo ha riconfermato sia stata solo una nuvola passeggera –,  il fronte aperto (uno dei tanti, per la verità) la scorsa settimana dal renzianissimo ministro Martina che chiedeva il blocco dell’aumento dell’età pensionabile a 67 anni previsto dalla riforma Fornero è tutt’altro che chiuso.

Anche perché se da un lato voci di corridoio dicono di un Gentiloni disponibile a trattare sul tema, dall’altro gli stessi rumors parlano di un Padoan tutt’altro che aperto. A maggior ragione dopo la letterina arrivata il 27 ottobre scorso da Bruxelles carica di dubbi sulla manovra di aggiustamento strutturale, ritenuta dal commissario Moscovici insufficiente per evitare una grave deviazione delle finanze statali rispetto all’obiettivo di medio termine. Ragion per cui, il povero Padoan sul tema del blocco dell’età pensionabile ha sempre tagliato corto: “È un obbligo, è previsto dalla legge”. Come dire: non se ne fa nulla perché costa troppo.

C’è da dire anche che Martina e tutto il Pd renziano si sono svegliati un po’ tardi. È da tempo infatti che alcuni, tra cui i presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, chiedono il rinvio dell’adeguamento pensionistico. Ma uscirsene ora, alla vigilia dell’approdo della manovra al Senato e con gli occhi bruxellesi puntati sulla tenuta dei nostri conti pubblici, non è il massimo.

Ma si sa, Renzi pur di non consegnare agli avversari un arma elettorale di tutto rispetto e, soprattutto, pur di scrollarsi di dosso tutto ciò che può “macchiare” la sua personalissima immagine, è disposto a tutto, anche a costo di prendere a sberle il suo stesso governo (il caso Visco, ancora una volta, è emblematico). Succederà così anche sulle pensioni