Scatta la Obama nostalgia ma ormai ai Democratici non restano che i ricordi

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Scatta la Obama nostalgia ma ormai ai Democratici non restano che i ricordi

23 Giugno 2017

Storie e aneddoti della presidenza di Barack Obama diventeranno un libro. Lo scriverà Pat Cunnane, giovane funzionario dell’ufficio stampa della Casa Bianca che per sei anni ha lavorato alla promozione dei messaggi e dei discorsi del presidente democratico. A suo stesso dire, sarà un esercizio “catartico” per allontanare la tristezza che ha accompagnato la fine dell’era di Obama. 

In realtà, “West Winging It: An Unpresidential Memoir”, come dovrebbe titolarsi, è qualcosa di più. L’operazione nostalgica del libro edito da Simon & Schuster è solo uno dei tasselli che stanno consolidando un vero e proprio mercato legato alla vendita di libri, podcast, film e programmi Tv di cui sono protagonisti i più stretti collaboratori del presidente Obama e le loro memorie. 

Prima di Cunnane è stato il momento di Alyssa Mastromonaco, braccio destro di Obama nella campagna elettorale del 2008 e vice capo di Gabinetto della Casa Bianca fino al 2014, e del suo “Who Thought This Was a Good Idea? And Other Questions You Should Have Answers to When You Work in the White House”, un inaspettato successo letterario che diventerà anche programma tv. “Thanks Obama” è invece il libro scritto da David Litt, che del presidente è stato speechwriter.   

Ma quanto può davvero interessare il pubblico americano un programma o un libro di memorie dedicato a un ex presidente, che, nel caso di Cunnane, fa il verso a una vecchia serie tv? “The west wing”, recentemente riproposta dalla NBC e da Netflix, racconta l’America clintoniana dagli occhi dei più stretti collaboratori di Bill, in un continuo parallelo con il suo successore, George W. Bush. L’operazione amarcord di Cunnane, insomma, non è originalissima, ma in fondo obamiani e clintoniani bisogna pure comprenderli.

Credevano di esportare la democrazia nel mondo arabo senza neppure sporcarsi le mani come fece Bush e si sono ritrovati con le primavere arabe ridotte a un inverno di caos, destabilizzazione e nuovi totalitarismi. Pensavano di vincere facile con Donald Trump e invece non sono bastati due mandati obamiani, anzi, forse proprio per colpa dell’era Obama, oltre che gli scandali di Lady Clinton, per evitare che il Don sbarcasse alla Casa Bianca. Insomma, è scattata la “operazione nostalgia”. E in effetti nostalgia è la parola giusta, ormai ai Democratici non resta che questo.