Se anche il Cavaliere dice no al Parlamento dei nominati
08 Febbraio 2014
Delle due l’una: o quello di Silvio Berlusconi è stato un lapsus, oppure il leader di Forza Italia è pronto a deliziarci con un colpo a sorpresa, concedendo il proprio assenso a quelle modifiche della legge elettorale senza le quali rischiamo di mantenere in vita i peggiori difetti del Porcellum.
Il Cavaliere, intervenuto telefonicamente ad una manifestazione in Sardegna, ha tuonato contro il Parlamento fatto di nominati, che ha lacerato il tessuto dei rapporti tra politica e cittadini. La diagnosi è corretta, ora speriamo lo sia anche la terapia.
Sta per aprirsi una settimana decisiva, nel corso della quale la Camera sarà impegnata nell’esame dell’Italicum. Dopo le parole di Berlusconi, confidiamo che Forza Italia apra finalmente la strada a quelle correzioni necessarie a restituire agli elettori il potere di scegliersi i propri rappresentanti in Parlamento.
Il Nuovo Centrodestra non arretrerà di un millimetro, convinti, come siamo, della necessità di individuare una modalità di selezione della classe dirigente che non sia quella fondata sulla pura e semplice cooptazione.