Se ‘Faccia d’angelo’ torna in Russia, i negoziati sono aperti

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Se ‘Faccia d’angelo’ torna in Russia, i negoziati sono aperti

Se ‘Faccia d’angelo’ torna in Russia, i negoziati sono aperti

20 Maggio 2022

Faccia d’angelo, al secolo Vadim Shishimarin, il 21enne sergente dell’esercito russo alla sbarra a Kiev con l’accusa di aver fucilato un 62enne, potrebbe tornare in Russia in uno scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca.

Faccia d’angelo: prima condanna per crimini di guerra

Faccia d’angelo ha confessato di aver sparato un colpo di kalashnikov in testa al sessantenne Oleksandr Shelypov. In tribunale ha già detto di essersi pentito. La sua sarebbe la prima condanna per crimini di guerra dall’inizio della invasione russa.

Possibili canali di trattativa

Fatti tragici, la guerra è sempre una cosa tragica, ma se la notizia di un possibile scambio di prigionieri di questo calibro tra russi e ucraini, e non è la prima volta che accade, fosse confermata sarebbe un fatto importante.

Dimostrerebbe che sotto la retorica muscolare ci sono canali aperti di trattativa tra i due Paesi. Mentre a Mosca si rafforzano i boatos sulla stanchezza delle strutture della forza, FSB e GRU, nel reggere la politica violenta e imperialistica dello zar.