Se il mangiare non soddisfa qualche capriccio che mangiare è?

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Se il mangiare non soddisfa qualche capriccio che mangiare è?

14 Novembre 2009

Le vie dell’eno-gastronomia sono davvero curiose. Debbo dire che sono numerosi i ristoranti milanesi di lunga consuetudine, da tempo, quindi, sotto osservazione e, in taluni casi, in attesa di essere segnalati nella nostra rubrica. E’ accaduto, però, che, a cagione della localizzazione di riunioni dovute a complesse questioni professionali, di recente mi è capitato di imbattermi e di cominciare a frequentare un posto che mi era del tutto sconosciuto,  “Al Capriccio”, un locale di minuscole dimensioni e – ho verificato – di poca notorietà anche tra i cultori meneghini della buona tavola “di nicchia”.  Un posto, però, davvero meritevole.

Quanto a location, ci troviamo in una zona della città, Lorenteggio, tutt’altro che centrale e tale circostanza accresce la sorpresa di incontrarvi un ristorante di garbo e di cura estreme, arredato con gusto, elegante, nel quale le radici della tradizione toscana, pur presenti con qualche citazione, sono assorbite e rivisitate nell’ambito di una complessiva e variegata offerta di piatti di pesce, sempre freschissimo. In effetti, Al Capriccio è un esercizio che, innanzitutto, si connota – in perfetta aderenza con la “filosofia” della nostra rubrica – per una scrupolosa ricerca della qualità delle materie prime (essenzialmente pesci, crostacei e vegetali), accompagnata dalla massima cortesia e cura del servizio nei confronti del cliente. Un cliente, si può dire, decisamente coccolato. Il locale presenta, poi, talune raffinatezze affatto inaspettate. Valga il richiamo, tra tutte, all’ammirevole e stupefacente scelta di continuare a scrivere rigorosamente a mano ed in bella grafia le due fittissime pagine del menù. Le pagine manoscritte sono incollate in una cartelletta di cartoncino di un caldo color giallo, virante al senape, la quale, sulla prima facciata, reca la denominazione del locale in impeccabili caratteri ocra, di gusto liberty. Qua e là, navigano divertenti pesciolini bianchi stilizzati. Posto che il menù varia spesso, con l’avvicendarsi delle stagioni e secondo le disponibilità del mercato, l’attività degli amanuensi non può dirsi occupazione secondaria del ristorante ….

Venendo, doverosamente, al merito delle proposte gastronomiche, gli antipasti, tutti di mare (compresi i crostini alla toscana, preparati solo con il tonno) , crudi e cotti, offrono una scelta assai ampia, tra cui meritano una specifica citazione la ceviche di tonno con patata dolce, il misto crocchette della casa e alici impanate, il tegamino di polipetti, il carpaccio di baccalà olio e pepe e, soprattutto, la strepitosa terrina di alici capricciose, piatto piccante e gustosissimo.

Tra i primi piatti, vanno ricordati i paccheri di Gragnano con mezzo astice, gli stracci sporchi in padella al ragù di pesce, le saporite linguine alle alici e peperoncino verde. Molto articolata la mappa dei secondi, tra i quali serbo ottimo ricordo del baccalà fritto con melanzane, di quello alla griglia con ceci (contorno, quest’ultimo, che felicemente accompagna anche la piovra grigliata), di una ricca insalata di astice, dai modi catalani ma molto italiana, mercè l’utilizzo sapiente dei pomodorini di Pachino e della cipolla rossa di Tropea, dell’orata pescata nel Mediterraneo, preparata alla siciliana, ovvero, più austeramente, alla griglia con gustose verdure, della piccatina di pescatrice alla viareggina, delle alici variamente ma sempre piacevolmente impiattate.

Buoni i dolci al caramello, coerenti con la linea di qualità del locale.

La cantina è ricca di proposte e reca ricarichi decisamente corretti.

Insomma, Al Capriccio è certamente un valido ed apprezzabile locale, di cui si può solo stigmatizzare il fatto (che, personalmente, giudico, per altro, molto deprecabile) che in giornate di vento possa aversi un qualche “ritorno” di odori di cibo dei fornelli, soprattutto nella seconda saletta. E’ vivo, quindi, l’auspicio di un prossimo rafforzamento degli impianti di aspirazione della cucina, collocata, a vista, di fronte alla sala di ingresso (sala, anche per questo, da preferire).

Il locale presenta costi medi ed offre un rapporto qualità/prezzo davvero ottimo.

Ristorante  “Al Capriccio”  di Licia e Oreste – Via Giorgio Washington,  n. 106 – telefono: 02/48950655. Chiuso il lunedì.