Se il Mossad non ha ucciso Kamal Hussein Ranaja, allora chi c’è dietro?

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Se il Mossad non ha ucciso Kamal Hussein Ranaja, allora chi c’è dietro?

05 Luglio 2012

Nella Siria martoriata dalla guerra civile può far notizia un semplice omicidio? La risposta è sì, se l’ assassinato in questione è Kamal Hussein Ranaja, presunto successore, nonché aiutante, di quel Mahmoud al-Mabhouh eliminato dalla famosa "operazione Dubai" nel 2010, e alto funzionario di Hamas nel Paese ancora governato da Bashar Assad.

Il corpo carbonizzato e smembrato di Ranaja è stato ritrovato nel suo appartamento di Damasco la scorsa settimana, e sembra che l’ uomo sia stato lungamente torturato prima dell’epilogo, forse al fine di ottenere informazioni circa importanti documenti contenuti da un personal computer. Fonti del movimento palestinese si sono affrettate ad attribuire la responsabilità dell’azione al Mossad, che con un commando avrebbe fatto irruzione nella casa e proceduto al completamento dell’opera.

Il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, come consuetudine in questi casi, non ha confermato né smentito la paternità della missione letale, limitandosi a sottolineare che l’esponente di Hamas "non era un santo e molti potevano aver interesse a toglierlo di mezzo": parole prive d’ipocrisia, che lasciano intendere la soddisfazione per la dipartita di un nemico. Da qui a ritenere che davvero l’Intelligence dello Stato Ebraico abbia condotto – o anche soltanto ordito – il delitto ce ne corre, giacchè, specie in Medioriente, non sempre il principale sospettato è l’autore del misfatto. Anzi.

Alcuni osservatori delle dinamiche nella tormentata area ritengono infatti che il modus operandi delle squadre speciali del Mossad sia differente da quello riscontrato nella capitale siriana, dove, vista la situazione, è comunque difficile intervenire con colpi mortali in condizioni di relativa sicurezza, senza lasciar tracce e agenti sul terreno. E’ altresì vero che, guardando l’altro lato della medaglia, il caos genera opportunità mancanti in tempi di normalità, quando le forze di sicurezza, nel pieno della propria efficienza, controllano ogni metro di una città strategica. Hamas ha annunciato un’inchiesta per scoprire " chi sta dietro l’orrendo crimine". Pochi scommettono sull’ipotesi che riusciranno nell’ intento. Propaganda a parte.