Se la Merkel sta strozzando la politica tedesca e europea (senza sapere dove andare)
30 Gennaio 2018
Passo per passo la Merkel sta strozzando la politica in Germania e in Europa, senza saper bene che cosa verrà dopo. “If the CDU and SPD share power again, ‘grand coalitions’ will have ruled Germany for 12 out of 16 years between 2005 and 2021”. Così una nota di MyFt, del Financial Times del 24 gennaio che informa anche come “in an RTL poll on Monday, support for the SPD was at 17 per cent, a mere 4 percentage points above AfD”. Insomma si spiega come, se si formerà un governo di Grande coalizione, per 12 anni su 16 (dal 2005 al 2021) la Germania sarà stata governata da una maggioranza che vede insieme sinistra e centrodestra. In questo contesto le ultime rivelazioni demoscopiche danno alla Spd il 17 per cento dei voti, a 4 punti dal risultato ottenuto nel settembre del 2016 da Alternative für Deutschland.
Quei maledetti, pezzenti, straccioni e poveracci che sabotano il candidato della sinistra Gori così amato dalla haute finance.“Gori sarebbe l’attuale uomo su cui puntano finanza e imprenditoria, quantomeno in zona 1 a Milano” scrive Paola Bacchiddu su Affari Italiani del 27 gennaio. Se non ci fossero quei pezzenti di operai nelle periferie e nell’Hinterland, quegli straccioni di contadini nelle province lombarde e, qui e lì, quei poveracci di piccoli commercianti, l’alfiere della “sinistra” avrebbe già la partita in tasca.
Bel colpo, Emmanuel! Quell’ottima idea di ridare fiato agli Hezbollah in Libano.“’Hezbollah has been a member of this government. This is an inclusive government that has all the big political parties, and that brings political stability to the country’ Hariri said. ‘My main goal is to preserve this political stability for the unity of the country’”. Così una nota del sito Middle east eye del 12 gennaio. Ecco un altro capolavoro di Emmanuel, mentre vende un paio di treni per metropolitana nel Qatar, cerca di procurarsi un po’di gas in Libia, il rag. Napoleone Macron è riuscito anche, in Libano, a sponsorizzare un governo con quei terroristi degli Hezbollah.
Cotechino contro coscia di Fassone. “Il Pd pensa di rispondere alla candidatura LeU di Pier Luigi Bersani nel collegio plurinominale (orrenda creatura dell’orrendo “Rosatellum”) di Bologna con quella di Piero Fassino” scrive Roberto Arditti su Formiche del 24 gennaio. Mi pare di capire, dopo la presentazione delle liste, che non ci sarà questo annunciato scontro tra cotechino e coscia di fassone. Peccato, sarebbe stata una sfida tra bolliti mesti memorabile.