Se per certa sinistra radical-chic le priorità sono sempre altre…
18 Marzo 2020
Fabio Fazio in un commento su La Repubblica, nel quale ha elencato quindici cose che ha imparato durante il coronavirus e dalle quali vuole ripartire quando l’epidemia sarà finita, fa comprendere ai suoi lettori quali sono le sue priorità, anche durante un’emergenza sanitaria. Fondamentale è, innanzitutto, il tema ambientale: secondo lui, è importante rispettare la Terra e il suo ecosistema, al fine di salvaguardare l’esistenza della specie umana; il conduttore, inoltre, riscopre l’importanza di parole e gesti comuni come “solidarietà” e “stato sociale”, concludendo la sua analisi con un attacco agli evasori fiscali, rei di aver sottratto alle casse dello Stato fondi importantissimi per la tutela della salute pubblica, come si evince dalla carenza di posti letto e respiratori. Tuttavia, il buon Fazio sembra voler omettere le responsabilità della classe politica e dei vari governi che si sono succeduti in questi ultimi anni, che tra un reddito di cittadinanza e un quota 100, hanno certamente investito male – per usare un eufemismo – parte dei fondi pubblici che avrebbero potuto certamente essere di grande utilità in questa fase così critica.
Di grande importanza sono, infine, i migranti. A questo proposito Fazio ha scritto che “dal momento che siamo tutti sulla stessa barca, è meglio che i porti, tutti i porti, siano sempre aperti”: il noto conduttore Rai, dunque, non ha perso l’occasione per ribadire che accogliere è fondamentale, in quanto “non esistono confini”. Si tratta di un’affermazione quantomeno discutibile, che non aiuta certamente nella difficile lotta a quella che è una pandemia a tutti gli effetti. Per questo gioverebbe ricordare a Fazio le recenti dichiarazioni della Dottoressa Mary Stephen, capo del programma di emergenza sanitaria per l’Africa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, riportate dal quotidiano La Repubblica: secondo l’affermazione della dottoressa “molti sistemi sanitari africani sono fragili, quindi agli europei dico: controllate i viaggiatori prima che partano,non esportate il virus”. Restando sull’Africa, infatti, il coronavirus ha contagiato al momento 15 paesi africani: Algeria, Egitto, Marocco, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana, Nigeria, Camerun, Togo, Ghana, Guinea, Gabon, Sudan, Kenya ed Etiopia. Il Sudafrica è al momento il paese con più contagi, ma la situazione è in forte evoluzione.
Viene da chiedersi, pertanto, se Fazio, nonostante abbia espresso alcuni temi indiscutibilmente condivisibili – seppur con la solità banalità – non abbia anche perso l’ennesima occasione per stare zitto.