Senato boccia la Finanziaria: pochi i fondi per la difesa
11 Ottobre 2007
Troppo pochi i soldi a disposizione della Difesa. Dopo le polemiche dei giorni scorsi e i continui campanelli d’allarme lanciati da Arturo Parisi, oggi la Commissione Difesa di Palazzo Madama, presieduta da Sergio De Gregorio, ha “bocciato” la Finanziaria nelle parti in cui fa riferimento alla Difesa. Approvando con 13 voti a favore e 12 contro il parere contrario proposto dallo stesso De Gregorio, la Commissione ha di fatto detto no alla Manovra 2008.
La Finanziaria ha comunque ottenuto il parere favorevole di altre sei commissioni del Senato: Lavoro, Industria, Istruzione, Agricoltura, Ambiente e Politiche comunitarie. In tutti e sei i casi non senza una serie di osservazioni di merito.
Nei giorni scorsi, il ministro Parisi era stato chiaro: con i fondi previsti dalla Finanziaria per la Difesa nel 2008, aveva detto, ci si avvicina “sempre più alla soglia di una irreversibile inefficienza, lasciando il settore Esercizio su livelli di preoccupante criticità”. A rischio, secondo Parisi, c’erano formazione, addestramento, infrastrutture e manutenzione dei mezzi in uso alle Forze Armate. E oggi la Commissione gli ha dato ragione. “Il governo ha ridotto le Forze Armate in uno stato di criticità allarmante e per questo motivo la Commissione ha rinviato al mittente una Finanziaria che di nuovo riduce gli stanziamenti per il comparto”, ha spiegato De Gregorio.
Lo stesso capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, generale Vincenzo Camporini appena una settimana fa, dalle pagine de l’Occidentale, aveva lanciato l’allarme per le difficoltà cui deve far fronte l’Aeronautica militare, nonostante svolga un ruolo imprescindibile per la sicurezza dello spazio aereo nazionale e nelle missioni internazionali.
Il presidente della Commissione De Gregorio ha definito quanto accaduto oggi come il giorno del riscatto simbolico per gli uomini che portano la divisa “contro la quotidiana contraddizione di un centrosinistra che in tema di Difesa è sotto il ricatto della sinistra radicale”. “Nonostante il governo sia stato battuto sul voto finale – ha detto – la Cdl ha tuttavia sottoscritto con la maggioranza un ordine del giorno contro il precariato nelle Forze Armate per evitare il trasferimento selvaggio dei marescialli nei corpi di Polizia senza l’accoglimento favorevole degli interessati”.
Ma entriamo nello specifico del documento nel quale si legge: “Si mantengono le forze armate a livelli più bassi di quelli previsti per legge – si legge nel parere – senza discuterne in Parlamento e in un momento di massimo impegno operativo e non si scongiura il rischio che migliaia di volontari in ferma breve vengano congedati nel corso dei prossimi anni (2009-2014), creando così una gravissima situazione di assoluta rilevanza politica”.
Secondo la Commissione, negli ultimi anni le spese per l’esercizio e per l’investimento sono state oggetto di notevoli riduzioni e pertanto richiedono significativi interventi correttivi. Gli stanziamenti sono quindi inadeguati, al punto da portare a “situazioni di criticità allarmante”. Come se non bastasse la copertura finanziaria riguardante i rinnovi contrattuali è considerata dalla Commissione assolutamente insufficiente e “nulla si prevede per la questione degli alloggi, a fronte di una nota situazione di disagio del personale”. Come pure insufficienti sono gli stanziamenti per chi è vittima dell’uranio impoverito.