Separatisti del Far east russo dichiarano guerra a Putin
16 Ottobre 2010
Il Far East russo è una vasta regione utilizzata al tempo degli zar come lager per i prigionieri politici. Nell’inferno bianco della penisola di Sakhalin finirono personalità come Dostoevskij. Si chiamavano katorga, i campi che hanno preceduto gli infami gu-lager comunisti e i lager nazisti. Lungo il fiume Amur si sono combattute guerre di confine per secoli tra Cina e Russia, e non è ancora finita. Il Far east russo comprende la Transbaikalia, l’Amur, la Kamchatka, Sakhalin, con città come Vladivostok. E’ una zona in grande espansione economica, grazie alle sue ricchezze minerarie (ferro, argento, titanio).
Il 9 ottobre è stato messo in linea su internet un video in cui 4 capi della guerriglia separatista della regione dell’Amur (–> Link) parlano con calma ma con la pistola in mano. Si tratta di giovani di etnia russa (come la maggioranza della popolazione) che intendono creare una repubblica indipendente dalla Russia, con capitale Vladivostok. Secondo recenti inchieste demoscopiche la maggioranza dei suvboys del far east vorrebbe separarsi dalla Russia per unirsi al Giappone (col quale la Russia ha un duro contenzioso per il possesso delle isole Curili, dove si è recato Medvedev alcuni giorni fa). In alternativa i suvboys chiedono indipendenza. Secondo i media russi la guerriglia separatista dell’Amur e dintorni usa tattiche mutuate dai mujaiddin del così detto Emirato del Caucaso, e molti di loro si sarebbero convertiti all’islam.
In questa estate la stampa russa si è occupata dell’azione di un gruppo di 30 separatisti, guidati da un ex colonnello dei servizi segreti sovietici, Roman Muromtsev, durante la quale sono stati uccisi alcuni poliziotti russi. In seguito le forze speciali russe hanno ucciso due separatisti mentre altri due sono stati catturati. In seguito il colonnello Muromtsev e il suo gruppo si sarebbero spostati in Siberia, per addestrarsi e cercare nuovi adepti per la guerra.
Tra i commenti al video, qualcuno chiede quale sia il destino del "partigiano Permian, che ha distrutto il posto di polizia di GAI e ha cercato di minare il gasdotto di Putin in Bashkortostan". Qui si capisce bene quale sia la forza potenziale di questa guerriglia asimmetrica, e come Putin e Gazprom si debbano preoccupare.
Ecco una parte del testo della dichiarazione di guerra separatista:
"People will be on our side, because justice is on our side. We have already won. We won in our souls because we have no more fear and cowardice, and you’ll be never able to win. All what you can to do is to terrorize your people, helpless and submissive, who is accustomed to indignity. Your mighty so-called empire of the Russian Federation is based entirely on alcoholism, fear and cowardice. Some day, it will collapse, and you will fall into the abyss together with it. You can deceive those commoners who, because of their slavish nature, lack understanding where the truth and lies are, but you can not fool the Almighty because He sees everything. We’ll shoot at you from the bushes, kill you in the back of your heads. You deserve only that, and therefore, so be it. And you will not get away from it. Everyone who serves in the FSB (former KGB), prosecutor’s offices and similar gangs knows that: nothing will save you. We recognize neither your federal, nor local laws. We reject all the laws of the Russian Federation, and welcome everyone who opposes you in the North Caucasus and other worthy, honest and noble people. We use our guns to shoot dead your Russian constitution, we will shoot exactly on cockades with Russian state coat of arms which you have fixed to your service caps. You know it. And you are afraid of us. This country is rotten, it’s a rotten society. Look around. Everyone drinks. This country is heading into an abyss, and we will help it to move more quickly into this abyss with our killings and creating chaos. And those who have their eyes open, would take a gun and would shoot, kill, and help us with this or any other means to destroy the habitat of these bastards. To arms! Save your souls! Until it is too late".
Il direttore del canale radio Ekho Moskvy, proprietà di Gazprom e del KGB/FSB, afferma che la dichiarazione è simile alle fatwe del predicatore islamico del Caucaso Sayeed al Buryati.