Serie A, Coppa Italia e Supercoppa italiana: sui diritti tv la Lega è al palo

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Serie A, Coppa Italia e Supercoppa italiana: sui diritti tv la Lega è al palo

Serie A, Coppa Italia e Supercoppa italiana: sui diritti tv la Lega è al palo

18 Luglio 2023

Il puzzle degli abbonamenti che gli appassionati di calcio dovranno conoscere a menadito dalla stagione2024/2025 ancora non è chiaro. Se per quanto riguarda le competizioni europee è Sky a farla da padrone, insieme alle ormai consuete incursioni di Prime Video guidata dalla storica voce di Sandro Piccinini, i giochi per le competizioni italiane sono ancora dl tutto aperti.

Offerte sotto le attese per la Serie A

Sulla Serie A, in particolare, si sta consumando uno scontro tra broadcaster e Lega Serie A con pochi precedenti. Le iniziali offerte di Sky, Dazn e Mediaset sono state reputate troppo basse, molto al di sotto dell’obiettivo dichiarato di oltre un miliardo di euro. Il rischio è di arrivare a una cifra addirittura inferiore a quella del triennio che terminerà alla fine di questa stagione (927 milioni). Anche il primo round di trattative private è andato a vuoto, in ogni caso entro fine mese verrà presa una decisione.

“La richiesta formale era tra 1 miliardo e 150 e 1 miliardo e 200 e la discussione sta proprio nel fatto che i broadcaster che lavorano nel proprio interesse stanno cercando di risparmiare il più possibile forti del fatto che non ci sono dei concorrenti diretti. Per fortuna nel frattempo è diventata legge dello Stato una delle discipline di contrasto alla piraterie audiovisiva che promette di essere all’avanguardia, più moderna ed efficace”, ha spiegato l’amministratore delegato della Lega, Luigi De Servio, nel programma radiofonico A ‘La politica nel pallone’ di Gr parlamento.

Nel frattempo si sta facendo strada un’ipotesi rivoluzionaria, mai esplorata finora nel mondo del calcio. Per De Servio non è esclusa la possibilità che nasca un canale ufficiale gestito proprio dalla Lega. “L’alternativa canale è reale, altrimenti non sarebbe stata prevista nel bando. La dinamica è quella già prevista” aveva dichiarato solo poche settimane fa Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, al termine di un’assemblea.

La concorrenza esterna pesa è un problema per la Serie A

“Una delle tre configurazioni possibili – ha spiegato De Siervo – prevede la presenza di due operatori e l’esclusione di un player storico, che cambiando proprietà negli anni ha scelto di fare investimenti diversi”. Il riferimento, in questo caso, è a Sky  che però ha intenzione di mantenere una vocazione europea, trasmettendo i principali campionati esteri oltre alle competizioni UEFA. Va detto che il nuovo format della Champions League, a cui potrebbero partecipare ben cinque squadre italiane, ridimensionerebbe parzialmente l’importanza delle competizioni nazionali. Altro che Superlega. A questo va aggiunto l’impoverimento del nostro campionato, stretto tra le carenze infrastrutturali e un mercato sempre più spietato anche sul fronte arabo.

Pensare oggi all’ostinazione con cui l’assemblea di Serie A, il conciliabolo di presidenti e alti dirigenti dei club, si è opposta all’ingresso dei fondi di investimento, certo, fa sorridere amaramente. Un’ennesima occasione sprecata, anche se non completamente tramontata. Una sola cosa è sicura: le considerazioni di sistema si fanno più sui giornali e sulle televisioni che in Lega, ma a nessuno sembra un problema. Peccato che poi le società se ne accorgano nel momento in cui vanno redatti i bilanci. I tifosi, invece, lo capiscono nel momento in cui il nostro campionato diventa lo shopping di Premier League e Saudi Pro League.

Trattative a oltranza anche per Coppa Italia e Supercoppa Italiana

Ne caso di Coppa Italia e Supercoppa italiana, già si sapeva che la contesa sarebbe stata tra Rai e Mediaset. Entrambe, tuttavia, non hanno raggiunto il minimo fissato dal bando a 62 milioni. Va detto che della Lega Serie A era di 14 milioni più alta rispetto ai 48 stagionali pagati da Mediaset nel triennio 2021-24. Allo stesso tempo, va specificato che il nuovo format della Supercoppa prevede una più appetibile final-four. Si passerà anche in questo caso alle trattative private, ma se ne riparlerà a settembre. Il tema caldo dell’estate, infatti, restano i diritti della Serie A.