Si scrive “lotta all’evasione” ma si legge “condono”: il grande imbroglio di Renzi&Gentiloni
02 Febbraio 2018
di Carlo Mascio
“L’evasione fiscale? Un vero boom!”. Governo e Pd non hanno dubbi: la lotta all’evasione fiscale sta dando i suoi frutti. I dati forniti dall’Agenzia dell’entrate, proprio in tempo di campagna elettorale, sembrano confermare quanto detto: nel 2017 le tasse recuperate e tornate nelle casse dello Stato sono state pari a 20,1 miliardi di euro, oltre un miliardo in più (il 5,8%) rispetto al dato registrato nel 2016. Gongolano Gentiloni&Padoan. Come gongola il ministro Pinotti che a Porta a Porta rilancia: “In cinque anni un aumento del 25% delle entrate dovute alla lotta all’evasione”.
Insomma, a Renzi & Co. non gli sarà parso vero avere tra le mani dei dati da sbandierare per rincorrere gli avversari in campagna elettorale. Peccato che, come accade spesso quando ci sono di mezzo Pd e renziani, le cose non stanno esattamente così. Sotto la voce “lotta all’evasione”, infatti, sono stati inseriti anche i dati relativi alla rottamazione delle cartelle esattoriali e alla voluntary disclosure, ovvero l’emersione di soldi non dichiarati allo Stato a fronte di un pagamento molto ridotto, in media il 6% delle cifre regolarizzate. Per capirci, sui 20,1 miliardi di recupero 6,5 miliardi sono il risultato della rottamazione delle cartelle e altri 400 arrivando dalla voluntary disclosure. Ma sono, appunto, fondi di recupero. Una specie di “condono”. La lotta all’evasione è un’altra cosa.
In effetti, al netto di altre voci, risulta che solo 11 miliardi arrivano da versamenti diretti dei contribuenti in seguito a controlli. E se si pensa che nel 2016 il dato in merito si aggirava intorno a 10,5 miliardi, si capisce bene che l’incremento (quel 5,8%) è poca roba, in larga parte legato ai miliardi derivanti dalla rottamazione e dalla voluntary disclosure. Tutto questo nonostante, oggi come oggi, le autorità competenti dispongano di tutti gli strumenti necessari per combattere effettivamente la lotta all’evasione.
Ma i renziani non demordono. Tanto che la neo sudtirolen Maria Elena Boschi è arrivata a sparare una cifra ancora più alta dei 20,1 miliardi annunciati dall’agenzia delle entrate. “Quando lo scorso settembre dissi che nel 2017 avremmo raggiunto un nuovo record nella lotta all’evasione tutti mi derisero. Oggi si scopre che avevo sì sbagliato, ma per difetto. I miliardi sono 25,8 e non 23” scrive sui social, conteggiando però, anche le riscossioni per conto dell’Inps, Inail e enti locali, che sono estranee alle statistiche presentate annualmente dalle Entrate. La verità, come abbiamo visto, è ben altra. Per cui, più che lotta all’evasione, sarebbe più corretto parlare di “condono”. Ma per Renzi & Co. basta poco (o niente) per gridare al “boom”.