Spitzer, il governatore che predica bene e razzola male

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Spitzer, il governatore che predica bene e razzola male

12 Marzo 2008

Il giorno
dopo lo scandalo che ha coinvolto Eliot Spitzer, governatore democratico di New
York “beccato” in un giro di prostituzione di lusso, la stampa americana chiede
in coro le sue dimissioni, cosi come i cittadini di New York. Stando a un
sondaggio del canale televisivo locale NY1, il 73 per cento degli spettatori
vuole che il governatore se ne vada. I repubblicani, d’altro canto, gli hanno già
dato l’ultimatum: o lascia la carica entro 48 ore o andranno avanti con la
procedura d’impeachment.

Spitzer, che
pensava di dare le dimissioni già lunedì, sta temporeggiando su consiglio dei
suoi legali – che intanto cercano di trovare un accordo con la magistratura per
evitare il suo arresto -, e rimane rinchiuso nel suo appartamento nella Fifth
Avenue atteso al portone da decine di reporter.

La caduta di
Spitzer non sorprende molti critici che lo considerano un uomo pieno di
contraddizioni, arrogante e megalomane. Lui stesso si è definito solo un anno
fa come un “rullo compressore”, che in pratica schiaccia tutto o tutti pur di arrivare
allo scopo. Un esempio lo racconta Charles Gasparino, giornalista di Newsweek:
dopo un articolo critico nei confronti del Governatore, il suo incaricato alle
pubbliche relazioni ha chiamato il direttore di Newsweek cercando di far
licenziare il giornalista (richiesta ovviamente non accolta).

Wall Street,
in particolare, esulta e considera l’avvenimento come un’ulteriore prova
dell’ipocrisia di Spitzer. Durante la crociata contro la corruzione di Wall
Street, nei suoi anni da procuratore generale, ha distrutto la reputazione di
diversi esecutivi senza battere ciglio, quando lui stesso aveva suscitato
sospetti per avere usato metodi illeciti nel raccogliere fondi per la sua
campagna elettorale. Il suo attacco a Wall Street è stato strumentale nel
costruire la sua immagine di “ethic crusader”, e per guadagnarsi il sostegno
degli elettori. Fa sorridere il fatto che nel giorno della sua capitolazione,
Dow Jones abbia fatto il maggiore guadagno in cinque anni.

Certo non è
il primo politico ad affrontare uno scandalo sessuale, ma nel suo caso non è
solo la sua famiglia a sentirsi tradita, sono tutti gli elettori che hanno
creduto agli alti standard morali con i quali si è auto-promosso, attaccando, guarda
caso, anche la scoperta di due giri di prostituzione che vedevano coinvolti
personaggi importanti, mentre segretamente spendeva ottanta mila dollari in squillo
di lusso. E’ infatti emerso che Spitzer era implicato nella prostituzione d’alto
bordo da ben sei anni. E’ stato come vedere Di Pietro prendere una tangente nel
corso di Mani Pulite.