Spread massimo con i Bund tedeschi. Il Cav: “La Spagna sta peggio di noi”

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Spread massimo con i Bund tedeschi. Il Cav: “La Spagna sta peggio di noi”

30 Novembre 2010

Il premio di rendimento che i Btp decennali italiani pagano rispetto ai bund tedeschi è volato fino a 210 punti base, segnando un nuovo massimo da quando esiste l’euro. Male anche la moneta unica che cala sul filo degli 1,30 dollari segnando un nuovo record al ribasso da dieci settimane. Ed è Silvio Berlusconi ad entrare nel vivo del problema, facendo un parallelo con Madrid e ricordando che "lo spread dei titoli spagnoli è intorno ai 400 punti base".

La cronaca della mattinata. I Btp decennali viaggiano in calo, con conseguente rialzo dei rendimenti di 18 punti base al 4,83%. I tassi dei titoli spagnoli sempre decennali guadagnano invece 20 punti base al 5,66%, con il premio di rendimento sul bund tedesco a 289 punti.

Le Borse. E’ una mattinata con il segno meno per le principali piazze del Vecchio Continente, con l’euro che perde ancora quota rispetto al dollaro. Ribassi a Parigi (-0,16 per cento), Lisbona (-0,74) e Madrid (-0,57 per cento). In controtendenza Londra (+0,04 per cento) e Francoforte (+0,15 per cento). Piazza Affari invece passa in positivo: il Ftse Mib sale dello 0,35% guidato dalla performance di Luxottica (+3,4%) e dall’allungo di Fiat (+1,6%) sostenuto da un report positivo di Mediobanca sulla casa automobilistica.

Le parole del premier. Silvio Berlusconi cita l’esempio della Spagna per rassicurare i ministri sulla volata dello spread dei titoli di Stato italiani. Durante il Cdm di questa mattina si è parlato appunto del differenziale di rendimento tra Btp decennali e bund tedeschi. A riferirlo è stato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, lasciando palazzo Chigi. "Noi siamo a 210 punti, in Spagna, invece, arrivano a 400 e passa", ha detto il premier.

La preoccupazione di Letta. L’Italia non rischia il default, ma questo non vuol dire che non ci sia da preoccuparsi: è questo, in estrema sintesi, il pensiero di Gianni Letta. "Che dai mercati possa arrivare un’affondo sull’euro, tentando di coinvolgere nel contagio Irlanda paesi più solidi come la Spagna, il Portogallo e magari anche l’Italia è preoccupazione forte", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, spiegando che è una giornata "impegnativa per le turbolenze sui mercati" che, ha aggiunto, "sono più forti dell’Aids. Meriterebbero un vaccino anche loro".