Telecom, Bersani attacca Tronchetti

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Telecom, Bersani attacca Tronchetti

13 Marzo 2007

Bersani parte all’attacco di Marco Tronchetti Provera. Motivo del contendere tra Governo e azienda da ieri è la quota messa in vendita da Pirelli, un’operazione che secondo il ministro mette a rischio l’italianità della compagnia. Insomma, all’indomani del mandato, conferito al numero uno di Pirelli, di esplorare una possibile cessione della quota in Olimpia – la holding partecipata all’80% da Pirelli e al 20% dalla famiglia Benetton che controlla il pacchetto di maggioranza di Telecom – è ancora guerra con il Governo. La ferita è aperta da circa sei mesi, precisamente da settembre, quando scoppiò il polverone che portò alle dimissioni del braccio destro di Prodi, Angelo Rovati e dello stesso presidente del gruppo telefonico Tronchetti Provera che fu costretto a cedere la poltrona a Guido Rossi.

“L’ingresso di soggetti stranieri nel settore delle Tlc è più che un rischio”, ha detto stamani Bersani a margine del forum Italia-Russia. E’ evidente, ha aggiunto il ministro, “come di fronte a opportunità fornite sia da processi di liberalizzazioni sia dagli sviluppi industriali e tecnologici in campi come questi, l’ossatura dei nostri protagonisti industriali e finanziari non è in grado di raccogliere una sfida di questa portata”. Insomma, il governo scende in campo per difendere l’italianità del primo operatore telefonico. Già, ma a quella soluzione, aveva già pensato lo stesso Tronchetti. Oltre i confini nazionali tuttavia, i pretendenti sembrano non mancare: ci sono i russi di Sistema, che oggi, per bocca del presidente Vladimir Evtushenkov, a margine del vertice bilaterale Italia-Russia, ha ammesso l’esistenza di negoziati in corso con Telecom per l’acquisizione di una quota in Olimpia (il gruppo russo si è interessato al mercato italiano dopo aver tentato un approccio con Deutsche Telekom). Ma in lizza, tra i big stranieri, figurano anche gli indiani Hinduja, che controllano un gruppo che si occupa di Tlc, auto e finanza. Mentre sembrerebbero congelate le trattative, aperte dallo stesso Tronchetti, con gli spagnoli di Telefonica. La partita potrebbe però giocarsi tutta sul fronte italiano.

Secondo rumors infatti, le quote di Olimpia potrebbero essere rilevate da una cordata composta da banche – tra cui Mediobanca, Unicredit, Capitalia, Intesa, Mps – e fondazioni, anche se per ora nessun istituto di credito sembra si sia fatto avanti. Una soluzione, quella italiana, che potrebbe mettere d’accordo tutti. Il presidente di Telecom Guido Rossi per esempio, e soprattutto il Governo, che dalla partita potrebbe perfino uscire vincitore. Secondo indiscrezioni di stampa infatti, tra i pretendenti ci sarebbe anche il tandem Bragiotti-Bazoli o Leonardo-Intesa che dir si voglia. Il primo, numero uno di Banca Leonardo, non solo è advisor storico di Tronchetti ma ha anche un forte legame con il presidente di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, che ha a sua volta un forte legame con il premier Romano Prodi.