Toh! Ora Calenda fa (pure) il grillo parlante
08 Marzo 2018
La moltiplicazione dei grilli. “Se il PD si allea con il M5S il mio sarà il tesseramento più breve della storia dei partiti politici”. Così una notizia sul Secolo XIX on line del 7 marzo riporta una dichiarazione di Carlo Calenda. Era un po’ di tempo che il Beppe si tratteneva e c’è invece oggi l’esplosione di quest’altro grillo parlante.
Quel Pd dalla lotta di classe alla vita di classe. “Segno ‘più’ del Pd (in centro oltre il 28%)”. Paolo Berizzi sulla Repubblica del 6 marzo sottolinea come a Milano il Pd regga bene, soprattutto in centro. Peraltro anche ai Parioli si registra un altro successo dei Democrat. Insomma dalla lotta di classe alla vita di classe.
E così il Tevere si è bevuto anche gli ultimi cosacchi, con cavallo, colbacco e tutto il resto. “Sono migliorati molto rispetto a cinque anni fa”. Ugo Sposetti sul Corriere della Sera del 7 marzo dice la sua sui grillini. C’erano una volta cosacchi tipo Sposetti che si abbeveravano sul Tevere.
Del come avere (quasi) rispetto per l’età. “Un tempo li consideravo uguali. Nel senso che non si votano. Perché erano al centro uno della chiusura e l’altro del populismo, il movimento grillino. Oggi tra Salvini, che è quello di prima, e Di Maio che sembra radicalmente cambiato, sceglierei Di Maio“. Così dice Eugenio Scalfari in un’intervista su Huffington Post Italia del 6 marzo. Da quando ho superato i settanta anni ho molta comprensione per persone come Scalfari. Mi chiedo però, perché lo lascino così senza una badante che gli rimbocchi gli articoli e gli asciughi le dichiarazioni.