Ue: Big Government Is Back, Covid e guerra mandano l’austerity in soffitta

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Ue: Big Government Is Back, Covid e guerra mandano l’austerity in soffitta

Ue: Big Government Is Back, Covid e guerra mandano l’austerity in soffitta

11 Novembre 2022

L’austerity della Ue? Rischia di finire in soffitta. Il modello economico su cui si è basata la crescita nell’Unione Europea negli ultimi 20 anni è “obsoleto”, dice il commissario della Bce Fabio Panetta. Secondo Panetta, “è in corso un arretramento della globalizzazione e un potenziamento dell’autonomia strategica” dei singoli Paesi. Con la Cina che si sta preparando a fare da sola. Così, la strada da seguire per Panetta “è quella degli investimenti con un apporto significativo del settore pubblico e a livello europeo”. Le considerazioni di Panetta arrivano nel mezzo della discussione sulle nuove regole del Patto di stabilità.

Regole che sembrano mettere all’angolo i rigoristi e aprire a una nuova stagione nella gestione dei debiti sovrani della Ue, racchiusa nella formula flessibilità in cambio di riforme (e, si spera, investimenti). Intanto la Commissione europea prevede una riduzione del rapporto debito pubblico-Pil nell’Unione dall’89.4% del 2021 all’84.1% nel 2024. Per quanto riguarda l’Italia, il calo previsto per lo stesso periodo è da 150.3% al 142.6%. La Commissione rivede al rialzo la crescita del Pil per l’Italia nel 2022 (3,8%, rispetto al 2,9% di luglio), ma prevede un calo per il 2023 (0,3%, rispetto al 0,9% indicato in precedenza).

A pesare sono ancora la guerra in Ucraina e l’inflazione. Il Pil nell’Eurozona dovrebbe attestarsi al 3,2% quest’anno (contro il 2,6% indicato a luglio), per rallentare al 0,3% nel 2023 (era 1,4% nelle stime precedenti). La previsione per il 2024 è di una crescita dell’1,5% in tutta l’area Euro. Per l’inflazione, invece, è previsto un picco a fine anno, con un tasso previsto del 9.3% in Ue e dell’8.7% in Italia. Ma è prevista una diminuzione nel 2023, con un tasso del 7% in Ue (6.6% in Italia).

Insomma, tra Covid, guerra e inflazione la Ue sembra riscoprire il Big Government come del resto hanno già fatto l’America di Biden e i comunisti di Pechino, maestri del ramo. L’importante, secondo il Commissario europeo all’economia Gentiloni, è usare al meglio le risorse del Pnrr e combinare investimenti e crescita con la cautela di bilancio. “I trend che vediamo nella riduzione del debito e nell’andamento dei deficit sono abbastanza comparabili tra i diversi paesi europei. L’elemento di maggiore differenza spesso è il ritmo della ripresa dal Covid”.

“Ci sono alcuni paesi che hanno avuto un rimbalzo della crisi del Covid molto più rapido e più forte di altri. Anche perché avevano avuto una caduta più pesante di altri”. “L’Italia è un paese che ha avuto negli ultimi due o tre anni un livello di crescita molto consistente. E che ha raggiunto i livelli di crescita pre-covid piuttosto prima, devo dire, di quanto noi stessi avessimo immaginato. Che dopo questo rimbalzo così forte ci possa essere un rallentamento credo che sia abbastanza prevedibile”. “Il problema è come continuare a garantire, attraverso politiche di bilancio responsabili e caute e attraverso l’uso degli strumenti europei, e in primo luogo il Pnrr, un buon mix tra cautela di bilancio e investimenti, crescita e sviluppo”.

“Perché sono le due cose insieme che portano poi a ridurre il deficit e il debito”. In Italia, ha ricordato Gentiloni, “abbiamo avuto effettivamente una forte riduzione del debito, dal 155% a 142% nel giro di due o tre anni, ma legata a dei livelli di crescita molto molto alti. Quindi cautela e investimenti”.