Vaticano. Padre Lombardi: “Nessuna posizione ufficiale sul ddl sicurezza”

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Vaticano. Padre Lombardi: “Nessuna posizione ufficiale sul ddl sicurezza”

04 Luglio 2009

Dopo la replica di Roberto Maroni alle critiche espresse da monsignor Agostino Marchetto – segretario del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti – sul ddl Sicurezza, il Vaticano prende le distanze: "Nessuna posizione ufficiale della Santa Sede sul decreto sicurezza approvato dal governo italiano". A precisarlo è il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi che sottolinea come le dichiarazioni di mons. Marchetto siano opinioni personali.

Il ministro dell’Interno Maroni aveva definito con il termine "solita liturgia" le polemiche dichiarazioni di mons. Marchetto dopo il via libera al ddl sicurezza che, tra l’altro, istituisce il reato di clandestinità e consente la creazione di ronde composte da civili per la sorveglianza del territorio. "Chi ha criticato il ddl sicurezza dovrebbe andare a leggere il provvedimento e dovrebbe rivedere le sue critiche", ha chiosato Maroni. "Nessun governo ha fatto tanto in poco tempo – ha aggiunto Maroni -. Il ddl contiene norme che rendono più efficace il contrasto alla criminalità di strada: chi ha criticato il ddl queste norme non le ha lette. Essendo molto tollerante, penso che queste persone dovrebbero leggere queste norme e rivedere il proprio giudizio".

Anche mons. Marchetto – che aveva parlato di "preoccupazione per l’avvenire e per la tenuta dei diritti umani perché il ddl sicurezza non tiene conto di uno dei diritti umani fondamentali, cioè il diritto alla migrazione" – non rinuncia a replicare a sua volta al ministro Maroni e ribadisce: "Un arcivescovo, quando pensa di aver fatto il suo dovere, non si ferma a raccogliere le pietre che gli buttano dietro".

A frenare il botta e risposta è l’intervento di padre Lombardi che stamattina aveva sostenuto la misura approvata: "Se le norme saranno applicate correttamente, sarà più facile garantire quella sicurezza che i cittadini auspicano". Poi è giunta la smentita che il Vaticano, in quanto tale, abbia espresso una sua posizione sul ddl sicurezza, mentre alcuni giornali hanno riportato le parole del cardinale Marchetto come posizione ufficiale della Santa Sede.

La precisazione di padre Lombardi è stata apprezzata dal ministro della Difesa La Russa: "Siamo lieti della precisazione del Vaticano, che mette in rilievo la differenza tra un giudizio, legittimo, di monsignor Marchetto e quello del Vaticano".

Scende in campo anche il senatore Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl, che sottolinea come non si possa accettare chi vuole tappare la bocca alla Chiesa e alle sue gerarchie sui temi etici. "Vorrei esprimere una paradossale solidarietà a monsignor Marchetto per la strumentalizzazione di cui è fatto oggetto da parte dell’opposizione ogni volta che si parla di immigrazione e sicurezza. Nonostante le sistematiche prese di distanza da parte della Santa Sede, la sinistra – ha aggiunge Quagliariello – continua ad attribuire le sue opinioni all’intero Vaticano. Siamo certi che se si pronunciasse a favore della legge Calabrò sul biotestamento verrebbe messo alla gogna come l’ennesimo arrogante prelato che interferire con il Parlamento". Il vicecapogruppo conclude poi ricordando che il rispetto della laicità delle istituzioni " non significa impedire alla Chiesa di esprimere le proprie opinioni: essere laici significa ascoltare la voce della Chiesa, tenerne conto e poi decidere in autonomia assumendosi le responsabilità che spettano solo ed esclusivamente al legislatore".