
Vile attacco a Giovanardi

29 Giugno 2020
Sta girando, ed è già diventata virale, una notizia che non può essere catalogata semplicemente tra le fake news. E’ una falsità palese, che mira però a creare confusione all’interno dell’opinione cattolica; un attacco teso a screditare uno dei più coerenti e battaglieri protagonisti della politica, un uomo che per tutta la vita ha combattuto la buona battaglia, esponendosi con coraggio e tenacia. Parlo di Carlo Giovanardi. Gli accusatori sostengono che Giovanardi sia un difensore della pedofilia, e diffondono un testo che dovrebbe essere un emendamento alla nuova legge contro l’omofobia, sostenendo che, approfittando della pandemia, si vorrebbe far passare un articolo che impedirebbe le “discriminazioni” contro i pedofili.
La notizia è già stata sbugiardata su open.online, sito che monitora le molte falsità che circolano sul web, ma è giusto verificare punto per punto l’evidente assurdità della notizia.
– Carlo Giovanardi non è più parlamentare, non essendosi presentato alle ultime elezioni. Continua le sue battaglie, ma da semplice cittadino. Non avrebbe dunque potuto presentare alcun emendamento.
– Non c’è ancora un testo di legge unificato, quindi non c’è alcun emendamento alla legge contro l’omofobia.
– L’emendamento pubblicato appartiene alla scorsa legislatura, quando Giovanardi fece una feroce battaglia ostruzionistica contro la legge (una battaglia vincente, infatti la legge, approvata alla Camera, non passò al Senato) presentando oltre mille emendamenti, tra cui quello in questione.
– La grande quantità di emendamenti, preparati con l’aiuto dei Giuristi per la Vita, e la fretta con cui furono presentati, fece sì che ci fosse qualche refuso, tra cui “pedofilia” invece di “pedofobia”. Refuso prontamente corretto appena fu individuato come chiunque può verificare consultando i verbali dell’epoca della Commissione giustizia del Senato.
– Giovanardi è noto da sempre per le sue battaglie a tutela dei bambini e della famiglia, come, di recente, quella su Bibbiano, oppure
quella per dare una famiglia ai bambini nati da utero in affitto in Ucraina e parcheggiati in un hotel. Lanciare accuse di questo tipo non è frutto di un errore (qualcuno è andato a cercare quell’emendamento, e lo pubblica in modo tale da non far capire che non è attuale). Questa volta la complottista la faccio io: dietro questo giochetto sporco c’è totale malafede, e c’è la volontà di gettare in confusione i cattolici, convincendoli che non c’è speranza, e che non si possono fidare proprio di nessuno.