
Per Conte è “disumano” trovarsi un lavoro (tra un anno)

22 Novembre 2022
Non si capisce perché Conte consideri “disumano” eliminare il reddito di cittadinanza tra un anno. Dodici mesi sono un tempo più che congruo per trovarsi un lavoro. Sarebbero anche sufficienti a gettare la basi per una vera riforma del welfare nel nostro Paese. Superando la logica costosa e parassitaria di sussidi come il reddito. I quali sussidi non hanno risolto il problema della povertà, né favorito le politiche attive del lavoro.
Non si capisce quindi cosa vi sia di “disumano” nel tenersi il reddito per altri 8 mesi circa, nella fascia di età che va dai 18 ai 59 anni, per gli abili al lavoro e senza problemi familiari. Cosa vi sia di disumano nel togliere il reddito a chi non accetta una proposta di lavoro. Né, sinceramente, appare una forma di sadismo spingere chi è in attesa di una proposta di lavoro a fare formazione professionale.
Formazione professionale che pure andrebbe profondamente riformata. Visto che spesso e volentieri non funziona, come il reddito e la gran parte dei centri per l’impiego. Come abbiamo scritto più volte sul nostro giornale, cominciamo a riformare Cpi e formazione professionale finanziandoli a risultato invece che a progetto. Magari si crea un po’ più di occupazione. Ad ogni modo, ieri sera abbiamo capito che per Conte trovarsi un lavoro da qui ad un anno è “disumano”.
Il leader dei 5 Stelle ha anche invitato gli italiani a mobilitarsi e a scendere in piazza per difendere il reddito di cittadinanza. In una sorta di manifestazione preventiva, visto che per il momento le cose restano come sono e nessuno vuol togliere nulla a nessuno. L’impressione, ancora una volta, è che l’invito alla mobilitazione e le accuse al governo “disumano” siano le solite trovate contiane. Comunicazione su facebook, what else?