Alfano a Frontex: “Non ignoriamo le leggi del mare”

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Alfano a Frontex: “Non ignoriamo le leggi del mare”

11 Dicembre 2014

"Non ci può essere nessuno che dica che di fronte a una chiamata  di soccorso si può fare a meno di ascoltarla", ha detto il ministro Alfano nel suo intervento alla commissione Libertà pubbliche del Parlamento europeo. "Se c’è una chiamata, nessuno può sottrarsi. Le leggi del mare sono state assorbite nei codici fondamentali dei diritti, che nessuno può  ignorare".

E’ un passaggio del bilancio che Alfano ha fatto sulle sue attività durante il semestre di presidenza di turno italiana al Consiglio Ue. Un bilancio, complessivamente, positivo che ha portato al fondamentale passaggio dalla missione unilaterale italiana Mare Nostrum alla missione Tritone, segnando un maggiore coinvolgimento della Ue nella protezione del confine meridionale dell’Unione.

Ricordando il diritto del mare, Alfano ha risposto alle osservazioni espresse da Klaus Rosler di Frontex, che si era detto preoccupato per le operazioni di salvataggio dei migranti fuori dall’area definita dal Tritone. L’esponente di Tsipras Barbara Spinelli, una delle tre europarlamentari italiane ad aver chiesto spiegazioni ad Alfano, ha commentato così l’intervento del ministro: "ha risposto positivamente, ricordando che il soccorso in mare non deriva da una delibera di Frontex, ma dalla insuperabile legge del mare e dai diritti umani fondamentali".

Equilibrio è la parola giusta per riassumere l’approccio italiano e del ministro Alfano a una vicenda epocale come l’immigrazione, complicata dalle crisi che si sono aperte negli ultimi anni in Nord Africa e Medio Oriente. Equilibrio tra sicurezza e accoglienza, contrasto al crimine transnazionale, ai mercanti di morte e nuove regole per l’integrazione degli immigrati.