Costantino Pistilli

Mondo News

28 Maggio 2011 di
Costantino Pistilli

Egitto: quali sono i nuovi partiti politici? (Parte prima)

Il risultato del referendum egiziano del 19 marzo scorso per le modifiche costituzionali ha lanciato un chiaro segnale. Infatti, il settantasette per cento degli elettori che sono andati a votare ha scelto di non modificare l’articolo 2 nella Carta costituzionale secondo cui “l’islam è la religione dello stato, l’arabo la sua lingua ufficiale, la sharia la fonte principale della sua legislazione”. Vediamo allora qual è il background dei partiti egiziani che si presenteranno alle prossime elezioni previste per novembre.
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News Opinioni

25 Maggio 2011 di
Costantino Pistilli

Spostiamo l’ambasciata italiana da Tel Aviv a Gerusalemme

Perché non spostare l’ambasciata italiana in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme? Se a settembre alcune nazioni dovessero riconoscere unilateralmente la Palestina, ridisegnata sui confini del ’67, lo stato italiano potrebbe prevedere come contromossa quella di spostare nostra sede diplomatica. In questo modo l’Italia affermerebbe il carattere ebraico della capitale d’Israele. La classe politica italiana come prenderebbe una proposta del genere?
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Mondo News

21 Maggio 2011 di
Costantino Pistilli

Nuova Tunisia: dalla Primavera araba all’inverno islamista?

Dopo quattro mesi torniamo in Tunisia per vedere cosa succede nella nazione dove ha soffiato il primo vento della Primavera araba. Per stabilizzare la situazione interna arriverà un’ingente pioggia di aiuti economici da diversi Paesi. Intanto la data delle prossime elezioni potrebbe essere rimandata per paura dell’affermarsi di partiti estremisti islamici. E il susseguirsi di diversi attentati rende più cupa la situazione della sicurezza interna.
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Mondo News

14 Maggio 2011 di
Costantino Pistilli

Assad come Gheddafi: quanti morti servono per intervenire in Siria?

Dopo la preghiera del venerdì in Siria ci sono state nuove proteste. Fino ad ora si contano più di ottocento morti, vittime del fuoco dei cecchini e dei carri armati. Eppure, per la Siria non si parla ancora di intervento internazionale in nome del principio della Responsibility to Protect, lo stesso adottato per giustificare l’attacco contro Gheddafi.

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