Bene il Pnrr, ma se ostacoliamo gli imprenditori veri non c’è New deal

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Bene il Pnrr, ma se ostacoliamo gli imprenditori veri non c’è New deal

Bene il Pnrr, ma se ostacoliamo gli imprenditori veri non c’è New deal

22 Giugno 2022

Da un lato il problema strettamente economico rappresentato dalla spinta agli investimenti sulle Rinnovabili garantita dai fondi Pnrr che potrebbe non essere sufficiente in termini quantitativi, dall’altro il problema politico che si concretizza negli atavici ostacoli che la burocrazia e la vaga ideologia che vede con sospetto il ‘fare impresa’ pongono a coloro che, con soldi veri, vorrebbero investire in Italia.

I fondi

Sì, perchè i fondi stanziati col Decreto Aiuti sono indubbiamente fondamentali, in particolare per gli investimenti non immediatamente convenienti sul piano economico, ma senza la spinta vera delle regole sane del mercato, senza il coraggio e la lungimiranza di chi decide di rischiare risorse proprie, difficilmente si può pensare a uno scatto positivo e duraturo. Una economia continuamente ‘drogata’ da fondi pubblici alla lunga non regge e, anzi, contribuisce a incentivare la nascita di giganti dai piedi di argilla grati oggi a un new deal forzato, ma che domani potrebbero pagare un prezzo enorme non solo in termini personali ma anche di ricadute collettive.

E allora quanto è ancora difficile nel nostro Paese realizzare opere sul territorio, quali sono i tempi per vedere materializzarsi progetti sui quali da subito occorre investire milioni di euro? Domande che da sempre hanno rappresentato un freno al fare impresa in Italia e che hanno costretto imprenditori ‘normali’ a vestire i panni di supereroi pronti a sfidare il Moloch della burocrazia.

La macchina burocratica

Ma, come detto, l’indefinita e apparentemente inscalfibile macchina burocratica italiana in realtà spesso è solo un pretesto, uno scudo dato come ineluttabile, per nascondere una precisa mentalità politica distorta. Facile, infatti, dare la colpa a una burocrazia distante e anonima, più complicato individuare responsabilità precise. Tra queste, impossibile non citare, la rete di amministratori locali e regionali spesso ostaggio di comitati e istanze ultralocali dalle quali non hanno la forza (non tanto elettorale quanto politica) di affrancarsi. Bene la partecipazione, bene l’ascolto del territorio, ma troppo spesso in Italia ambiziosi progetti imprenditoriali vengono congelati da pulsioni presentate come nobili, ambientali e ricche di valori, ma che in realtà celano solamente la più vecchia e scontata sindrome di Nimby. E così, per accontentare il “no” di chi acconsente a tutto purchè quel tutto non faccia ombra al proprio giardino, molti amministratori fermano con le armi della burocrazia chi vuole davvero investire. E davanti a questo atteggiamento, davanti a questa deriva, non vi è Pnrr o New Deal che tenga.