Biopolitica, crisi, regionali: Pdl e Pd incrociano le armi

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Biopolitica, crisi, regionali: Pdl e Pd incrociano le armi

31 Agosto 2009

L’autunno caldo della politica è già qui. L’agenda della ripresa è zeppa di dossier da affrontare, su buona parte dei quali – peraltro – si sono consumate le canoniche polemiche agostane: dal capitolo immigrazione alle misure per disincagliare il Sistema Paese dalle secche della crisi economica, dalla questione meridionale al rebus alleanze in vista delle elezioni regionali di marzo. In mezzo, lo scontro sulla questione morale, con la campagna dei "moralizzatori" di Rep anti-Cav sulla quale si innesta il caso Feltri-Boffo.

Centrodestra e centrosinistra sembrano dunque pronti a incrociare di nuovo le armi consegnando alle cronache di questi giorni i prodromi di un autunno al fulmicotone. I temi sul tappeto sono molti – in Parlamento e a Palazzo Chigi – e non mancano frizioni equamente distribuite in entrambi gli schieramenti : da un lato il Pd alle prese con gli effetti (laceranti) del count down congressuale, alias resa dei conti tra dalemiani (leggi Bersani) e i fedelissimi di Franceschini in attesa di sapere se succederà a se stesso alla guida dei democrat; uno staus quo che almeno finora ha finito per proporre un partito avvitato su se stesso, stretto nel perverso gioco tra i pretendenti alla leadership ma anche nel rapporto tutt’altro che idilliaco con l’alleato dipietrista; dall’altro il Pdl chiamato alle responsabilità che il doppio ruolo di governo e di maggioranza impone.

Al lavoro fatto per contrastare gli effetti della crisi (su tutti i provvedimenti per sostenere le imprese e il settore produttivo, che tradotto vuol dire salvaguardia dei posti di lavoro e stabilità economica per le famiglie) adesso deve aggiungersi quello per consolidare i segnali di ripresa che indicano la luce alla fine del tunnel. E in questo contesto sono in molti nelle file della maggioranza (specie la componente cattolica ciellina) a sollecitare interventi ad hoc per le famiglie considerati "adesso non più rinviabili" nonostante la linea tremontiana del rigore finalizzata a tenere a posto i conti pubblici. C’è poi il capitolo delle riforme, costituzionali e istituzionali con in testa il delicato dossier giustizia che Berlusconi ha già in inserito tra le priorità dell’agenda di governo dei prossimi mesi. Tema che proprio in autunno si incrocerà con il pronunciamento della Consulta sul Lodo Alfano sul quale lo scontro politico tra maggioranza e opposizione resta alzo zero.

Ma nell’ultimo scorcio agostano i toni del confronto si sono riaccesi su altre questioni non di poco conto, sulle quali i due schieramenti dovranno misurarsi. Due su tutte: biopolitica e regionali.  E’ proprio sui temi etici che nel Pdl si registrano nuove frizioni dopo le esternazioni del presidente della Camera Gianfranco Fini che dal palco della festa Pd a Genova annuncia che farà "tutto il possibile" per modificare il testo sul biotestamento licenziato dal Senato e ora all’esame della Camera. E se a questo si aggiunge l’apertura dell’inquilino di Montecitorio alla proposta di legge sul "divorzio breve" e a quella sulla cittadinanza agli immigrati regolari presentata dal finiano doc Granata e dal Pd Sarubbi (prevede tra l’altro la riduzione da dieci a cinque anni per ottenere lo status) si comprende facilmente come la ripresa dell’attività parlamentare si preannuci tutt’altro che in discesa.

Da Fini a Bossi che qualche settimana fa in quel di  Pontida ha lanciato i suoi strali contro il Vaticano (immigrazione) salvo poi correggere il tiro, e ammonito il Pdl rivendicando per il Carroccio la poltrona di Formigoni al Pirellone, ma anche quella di Galan in Veneto oltre al Piemonte. Già le regionali di marzo, altro capitolo che agita centrodestra e centrosinistra. Perchè se la data più probabile delle elezioni pare quella del 28 marzo, già alla fine di settembre gran parte dei giochi dovranno essere fatti per poi concentrarsi sulla campagna elettorale. In altre parole, fuori i nomi dei candidati. E in questa partita l’accordo con l’Udc diventa centrale specie nelle regioni (ad esempio la Puglia) dove il partito di Casini può giocare un ruolo determinante. 

Dunque i prossimi mesi saranno strategici per gli scenari futuri, sul fronte del governo e su quello della politica. E in attesa che Palazzo Madama e Montecitorio riaprano i battenti, la politica riparte dalle scuole  di formazione politica. Gioco di parole a parte, sono due gli appuntamenti clou che caratterizzeranno le prime settimane di questo mese, entrambe appannaggio del Pdl: la quarta edizione della Summer School promossa dalla Fondazione Magna Carta quest’anno insieme all’associazione Italia Protagonista (da oggi al 7 settembre) e il tradizionale appuntamento di Gubbio voluto da Sandro Bondi (dal 10 al 12 settembre con la chiusura dei lavori affidata al premier Berlusconi).

Due occasioni di confronto e approfondimento che, inevitabilmente, incroceranno le polemiche di questi giorni oltre ad affrontare le questioni al centro dell’attività del governo e della maggioranza. Si comincia oggi a Frascati: sei giorni di dibattiti e seminari suddivisi, come da tradizione, nei corsi riservati ai giovani partecipanti e nelle sessioni plenarie alle quali parteciperanno numerosi esponenti dell’esecutivo insieme ai big del Pdl, dedicate al tema "L’Agenda del XXI secolo". Ne parleranno i ministri Frattini, Brunetta, Sacconi, Fitto, Maroni.

Il ruolo delle donne nel Pdl è il tema sul quale dibatteranno le ministre Carfagna e Meloni insieme al sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella. Primo piano anche sul tema della ricostruzione in Abruzzo con il governatore Gianni Chiodil, mentre del cammino del Pdl e del lavoro svolto in Parlamento parleranno i coordinatori nazionali Bondi, La Russa, Verdini e i capigruppo di Senato e Camera, Gasparri e Cicchitto, Quagliariello e Bocchino. Nel ricco calendario di appuntamenti ci sarà, tra l’altro, una sessione su "Laicità e Chiesa. Diritto di primogenitura" alla quale parteciperà monsignor Rino Fisichella e un faccia a faccia tra gli studenti e Giampaolo Pansa che seguirà la proiezione del film "Il sangue dei vinti" , tratto dal libro del giornalista-scrittore.