Burocrazia folle, 16 anni per fare un’opera pubblica
16 Novembre 2022
In Italia servono 16 anni in media per realizzare un’opera pubblica sopra i 100 milioni di euro. Il peso della burocrazia oppressiva nel nostro Paese è assurdo e ingiustificabile. I tempi della burocrazia, poi, sono ulteriormente complicati da un assetto giuridico sfavorevole. Norme come il reato di abuso d’ufficio spingono i decisori pubblici a non decidere, per paura delle conseguenze, di finire sotto inchiesta e così via.
Per il presidente di Confindustria, Bonomi, la burocrazia italiana è semplicemente “folle”. Bonomi, intervenuto a Modena, punta anche il dito sulla incertezza normativa. Le regole nel nostro Paese cambiano in corsa, lasciando spaesato chi fa impresa e impedendo una pianificazione amministrativa seria. “Siamo un Paese che se si fa una norma seria poi la distrugge,” incalza Bonomi. Per Confindustria, sburocratizzare rimane una priorità .
Al momento, il nuovo ministero dello sviluppo economico dovrebbe essere affiancato da una “task force” antiburocratica. “A supporto dei diritti delle imprese” e dei loro investimenti. In modo che le aziende riescano a battere le lungaggini della burocrazia. La Task force dovrebbe raccogliere le segnalazioni, sostenere il mondo imprenditoriale per superare i ritardi e a rimuovere gli ostacoli alla conclusione dei procedimenti. E ancora, dare dei termini precisi alla pubblica amministrazione e segnalare provvedimenti per l’esercizio del potere sostitutivo.
Bonomi ieri ha ribadito anche quali sono i provvedimenti congiunturali prioritari. Sul caro energia, sulla normativa per il lavoro e sulla tenuta della finanza pubblica, con il contenimento del debito. Giudizio duro di Bonomi sulla crisi energetica. Non nasce oggi, non deriva solo dalle conseguenze della guerra in Ucraina. “Abbiamo fatto scelte sbagliate, recentemente, tipo il No alla realizzazione del gasdotto Eastmed o la riduzione della produzione nazionale di gas”.