Cari Verdi italiani, che dite del Sì al nucleare dei Grünen tedeschi?
17 Ottobre 2022
Da Bonn è arrivata una notizia attesa, ma di importanza vitale. Il congresso dei Bündnis 90/Die Grünen, infatti, ha approvato a maggioranza il piano energetico del governo semaforo con socialdemocratici e liberali. Solo pochi mesi non si poteva immaginare che i Verdi (e Greta) si sarebbero ravveduti sul nucleare.
In particolare, si parla dell’iniziativa di Robert Habeck, ministro verde dell’Economia e della Protezione del clima, che riguarda il mantenimento in funzione di due dei tre reattori nucleari al momento attivi in Germania. Gli impianti di Isar 2 e Neckarwestheim, infatti, non verranno chiusi l’ultimo giorno del 2022 come previsto dal piano di denuclearizzazione approvato da Angela Merkel nel 2011. Una sorte diversa, invece, è riservata per il reattore di Emlsand. In questo caso, invece, i piani non cambieranno. A dimostrazione che non sono del tutto rinsaviti, i Verdi hanno anche deliberato per escludere in modo categorico l’acquisto di nuove barre di combustibile per le centrali nucleari.
Il governo, ad ogni modo, è spaccato. I liberali del FDP vorrebbero tenere aperte tutte le centrali e stanno cercando di fare asse con l’opposizione di centrodestra moderato, ovvero la CDU di Merz e la CSU. Ieri a Berlino, il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz ha incontrato Habeck e Lindner, leader dei due partiti partner nonché ministri degli Esteri e delle Finanze. Una cosa è certa, la realtà ha dato una sberla al populismo ambientalista. Speriamo sia solo l’inizio di una serie di cambiamenti di impostazione sul nucleare, dei verdi e non solo.