Centrodestra, prove tecniche di dialogo a Frascati

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Centrodestra, prove tecniche di dialogo a Frascati

Centrodestra, prove tecniche di dialogo a Frascati

11 Settembre 2014

Nonostante le divisioni, le reciproche critiche, lo sfaldamento a cui e’ andato incontro il centrodestra nell’ultimo anno, alla Summer School di Fondazione Magna Carta c’è ancora spazio per confrontarsi. Parlano Quagliariello, Toti, Maroni. E, almeno per un giorno, non sembra un dialogo tra sordi. Per Maroni, il modello Lombardia – un’ampia coalizione di centrodestra – andrebbe "esportato" alle prossime regionali. L’elemento divisivo resta l’operazione Mare Nostrum, ma i toni del governatore, rispetto a quelli belluini del segretario Salvini, sembrano più aperturisti: "spero che il modello Lombardia possa spingere tutti a sedersi attorno a un tavolo e a risolvere i problemi perché altrimenti vince sempre la sinistra". L’immigrazione e’ "un problema serio" ma "poiché si tratta di un problema pratico se lo si affronta può svanire". Si vedrà. Certo dire ‘sbarchi uguale terrorismo’ non aiuta.

Anche il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, pare convinto del fatto che "se non ci mettiamo insieme il nostro elettorato e’ destinato alla irrilevanza politica". Proprio ieri, Toti aveva bacchettato Salvini per i suoi continui attacchi contro Alfano, ricordando appunto che in Lombardia si governa con Ncd. Una presa di posizione, quella forzista, ben diversa dall’atteggiamenti avuto nei mesi scorsi, quando si e’ sposata quasi ciecamente la linea più estremista della Lega allargando il fossato con i partiti di centrodestra nella maggioranza. Dopo l’attacco frontale contro il Governo e le recriminazioni contro Ncd, Forza Italia e’ tornata più ‘responsabile’. Durerà? Qual e’ l’anima forzista destinata a prevalere? Come andrà a finire la partita sulla legge elettorale? La confusione non aiuta ma se si torna a ragionare sulla base del rispetto reciproco perlomeno si ritrova una base di partenza.

"Non si può far finta che non ci siano delle differenze tra i partiti di centrodestra", dice il coordinatore di Ncd, Quagliariello, "nessuno pensa che la ricostruzione si possa fare in cinque minuti, ma poiché abbiamo mille giorni utilizziamoli". Bisognerà dimostrarsi capaci di rispondere al nuovo ciclo renziano e alla novità portata a sinistra nei due ultimi governi, Letta e Renzi, che hanno archiviato la tradizione del vecchio Pci; anche quello del centrodestra deve essere un rinnovamento radicale, per offrire un’alternativa credibile agli italiani. Intanto, Ncd va avanti nel progetto verso la Costituente neo popolare. In una lettera indirizzata ad Andrea Causin, Lorenzo Cesa e Mario Mauro, Quagliariello ha invitato gli esponenti politici degli altri partiti a partecipare alla direzione nazionale di Ncd prevista per lunedì prossimo. E’ uno scenario ancora troppo frammentato, quello del centrodestra. Ma forse la tavola rotonda a Magna Carta e’ servita a prendere coscienza dei rispettivi punti di vista, delle visioni anche contrastanti ma legittime, e a spostare il fatidico paletto in avanti, sempre che non ci sia qualcuno pronto a riportarlo indietro.