Con gli Under 30 che si rimboccano le maniche per avere lavoro e opportunità

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Con gli Under 30 che si rimboccano le maniche per avere lavoro e opportunità

Con gli Under 30 che si rimboccano le maniche per avere lavoro e opportunità

04 Luglio 2022

Una generazione che ha fatto tanto, quasi “troppo”, e un’altra che è stata schiacciata e non ha saputo cogliere le sfide del cambiamento e del lavoro. In un’intervista a Repubblica, il sociologo Giuseppe De Rita, fondatore del Censis, restituisce una fotografia delle difficoltà, ma anche delle potenzialità, di un’Italia stretta tra la pandemia e uno scenario di guerra e caro vita.

L’inflazione all’8%, la guerra in Ucraina, l’aumento delle diseguaglianze, un lavoro sempre più precario e impoverito. Un clima reso ancora più negativo dallo stress di due anni di pandemia. Ma, per De Rita, la crisi può anche essere un’opportunità perché “gli italiani nei momenti di difficoltà hanno dato il meglio”. Serve però quella voglia di vincere che ti porta ad andare oltre le contingenze.

Un po’ come accadde, è lo stesso De Rita a ricordarlo, quando negli anni ‘79 e ‘80, invece che rassegnarsi agli effetti di un’inflazione fuori controllo, gli italiani reagirono con “il doppio lavoro, c’erano i Bot people, tutti compravano le case”.

Oggi non sembra esserci questa determinazione ma “la crisi crea lo spazio per l’iniziativa personale”, sottolinea De Rita.

Il senso di raccogliere la sfida di fronte a una grave crisi appare quasi un confronto tra due generazioni: una ci è riuscita, e l’altra? “Alle nuove generazioni – spiega De Rita – abbiamo lasciato agiatezza, eleganza, made in Italy, ma non la centralità della sfida: non c’era niente di cui preoccuparsi, i soldi continuavamo a farli noi”. “La generazione che ha fatto la guerra – continua il fondatore del Censis – ha compresso le generazioni successive, il Sessantotto c’è stato anche per questo, è stata la reazione. Oggi non c’è più una generazione passata che campeggia da protagonista e i giovani possono essere più liberi di costruirsi il proprio futuro”.

Un futuro ancora da delineare. La volontà di darsi da fare va sostenuta e promossa attraverso interventi specifici: incentivi fiscali per gli under 30 che aprono una nuova attività e dimostrano di essere competitivi, rafforzamento della connessione virtuosa tra ricerca e impresa, promozione dell’innovazione dei processi e dei prodotti, welfare aziendale al femminile, valorizzazione del merito e delle competenze. Rimettere in gioco una generazione è una sfida che non può essere (di nuovo) persa.