Due anni fa l’orrore di Bucha, non giriamo la testa dall’altra parte

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Due anni fa l’orrore di Bucha, non giriamo la testa dall’altra parte

Due anni fa l’orrore di Bucha, non giriamo la testa dall’altra parte

04 Aprile 2024

Due anni fa, il regime russo si macchiava di crimini di guerra terribili a Bucha in Ucraina. Un massacro di centinaia di civili, bambini compresi. Erano i primi giorni dell’invasione su larga scala dell’Ucraina. Le forze russe avevano conquistato la città vicino a Kiev, da cui si sarebbero ritirate successivamente alla fine di marzo 2022, grazie al coraggio della resistenza ucraina.

I residenti di Bucha stanno ancora lavorando per identificare tutte le vittime dell’eccidio. Eppure in Occidente nessuno manifesta contro quelle stragi, il sistema mediatico non gli dà la stessa rilevanza come in altre tragiche storie di guerra. In compenso, gli scherani di Putin accusano Kiev di non voler fornire le liste con i nomi delle persone uccise dai militari russi, negando anche l’evidenza.

Le registrazioni telefoniche esclusive raccolte insieme a documenti, interviste e migliaia di ore di video da giornali come il New York Times rivelano come le unità di paracadutisti russi abbiano eliminato decine di persone nelle strade di Bucha, insieme alle forze terresti russe e ai paramilitari ceceni. Le immagini dei cadaveri di persone uccise con le mani legate dietro la schiena abbandonati sul posto dell’esecuzione hanno fatto il giro del mondo.

Come le storie raccontate dal Times e dal Washington Post dei corpi mutilati di uomini, donne e bambini, torturati e assassinati, trovati in uno scantinato. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha pubblicato i risultati delle indagini compiute dalla sua missione di monitoraggio in Ucraina, documentando l’uccisione di decine di civili e i casi continuano ad essere confermati.

C’è stato e c’è ancora un grande tabù nei media occidentali sul mostrare i cadaveri di Bucha, ma il fatto che nelle opinioni pubbliche tanti tendano a girare la testa dall’altra parte o non riescano a guadare in faccia l’orrore non significa che quell’orrore non sia accaduto. Viene da chiedersi se quella barbarie sia stata tale da indurre molte persone ragionevoli a distogliere lo sguardo dalle responsabilità del massacro. Del resto è difficile affrontare ciò che non si riesce a vedere.

Le catene di comando militare che organizzarono il massacro non possono che portare ai vertici politici del Cremlino. Le leadership colpevoli di ciò che è accaduto dovranno essere processate per crimini di guerra.