In Evidenza Mondo 21 Gennaio 2024 di Elena de Giorgio Lo spettro del populismo su Davos Consumi in ripresa, mercati del lavoro meno ingessati, riduzione della inflazione… Prova a gettare acqua sul fuoco la presidente della Bce, Christine Lagarde. davos india milei
Mondo 17 Gennaio 2023 di Roberto Milone Vincenzo Solieri L’unità è ciò che può riportare la pace. Così la First Lady ucraina a Davos Lei si chiama Olena Zelenska, è la first lady ucraina. Vi raccontiamo il suo intervento a Davos, dove ha parlato di democrazia e libertà . davos guerra ucraina occidente
Mondo News 26 Gennaio 2018 di Lodovico Festa A lezione di storia dovrebbe andarci la Merkel, non Trump Il presidente americano appare l’unico intento a svegliare i sonnambuli che alimentano il disordine globale. Esattamente come nell’Europa del 1913. angela merkel davos donald trump
Economia News 31 Marzo 2017 di Renato Tamburrini Nel mondo dei robot: lavoreranno per noi o ci mangeranno il lavoro? Scenari che fino a pochi anni fa sembravano confinati ai film di fantascienza e ai romanzi di Urania sembrano prendere corpo, e possiamo intravedere instancabili androidi calati nella vita reale come compagni di lavoro o, come nei film più inquietanti, addirittura come padroni delle nostre vite. bill gates davos fantascienza
Economia News 19 Gennaio 2017 di Simona Sorrentini Al forum Davos c’è la Brexit della May e Padoan contro il ceto medio e populisti La premier: “Il percorso sarà incerto”. Dijsselbloem l’aveva attaccata: “Impossibile” un accordo commerciale. brexit davos europa
Economia News 23 Gennaio 2014 di redazione Saccomanni, Poste privatizzate al 40%. Controllo resta allo Stato Poste Italiane è pronta ad essere privatizzata, almeno in parte. A Davos, durante il World Economic Forum, il ministro Saccomanni dà la notizia che era nell’aria da tempo. "Si comincia con il 40% di Poste, poi vediamo", dice Saccomanni. Le privatizzazioni chieste dal Governo Letta dovrebbero portare nelle casse dello Stato circa 12 miliardi di euro che non sono pochi, 4 miliardi dalla operazione poste. L’Italia insomma sembra pronta a seguire il modello inglese, che privatizzando oltre il 30 per cento di Royal Mail ha incassato 3 miliardi di sterline, mentre in Germania ormai il governo controlla solo il 20 per cento di Deutsche Post. La Offerta pubblica di vendita (Opv) sarebbe rivolta per il 50-60% a investitori istituzionali, fino al 5% delle azioni andrebbero ai dipendenti e la restante parte al pubblico retail. Poste in conclusione resterebbe una impresa di stato, protetta, e con una redditività legata a delle scelte pubbliche che però dovranno accontentare il privato. 4 miliardi di euro 40% annuncio
Mondo News 23 Gennaio 2014 di redazione Marò, ministro indiano: “Soluzione alternativa a pena di morte” I marò La Torre e Girone. Il ministro delle finanze indiano Shri P. Chidambaran, a Davos dove ha incontrato il ministro Bonino, rassicura sul fatto che l’India vuole processare i Marò ma "sta cercando un percorso alternativo alla pena di morte”. Intervistato dal Corriere, Chidambaran assicura che il suo collea, ”il ministro degli Esteri indiano è in contatto con il governo italiano proprio per evitare un percorso di questo tipo, cioe’ il rischio di condanna a morte. Siamo impegnati su questo". Domenica prossima una missione di parlamentari italiani raggiungerà i nostri Marò in India. Bonino corriere davos
Italia News 02 Febbraio 2011 di F. C. La politica dei tagli di Chiodi risponde agli obiettivi del meeting di Davos In due anni il debito della Regione Abruzzo si è ridotto del 13,8%. Un risultato notevole, soprattutto se si considera il punto di partenza: una regione tra le più indebitate d’Italia, alle prese con la crisi generale e fiaccata, materialmente ed emotivamente, dalla tragedia del terremoto. Su questo fronte, dunque, quello tagliato dal governo regionale è un traguardo niente affatto scontato. abruzzo chiodi davos
Economia News 01 Febbraio 2011 di Francesco Forte L’Europa chiede agli Stati le politiche pro-crescita che propone Berlusconi I meeting di Davos di fine gennaio, negli anni passati, sono stati poco utili. Tuttavia, questa volta sono emerse prese di posizione importanti sul futuro dell’Unione monetaria europea,e su ciò che debbono fare gli stati membri, per ridurre il peso del debito pubblico, da parte di Angela Merkel, di Nicolas Sarkozy e di altri importanti figure, che i nostri grandi giornali, impegnati nella campagna antiberlusconiana, hanno pressoché ignorato. berlusconi davos eurozona