La più bella d’Italia è Maria Perrusi, stangona calabrese, e io non lo so

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La più bella d’Italia è Maria Perrusi, stangona calabrese, e io non lo so

15 Settembre 2009

Naaa, io quest’anno la finale di Miss Italia non la guardo.

No, proprio no. Mirigliani, non mi avrai!

E’ una trasmissione lunga, infinita, pallosa. Un programma tutto lustrini e coroncine e: “siamo tutte amiche, da domani anche su facebook, siamo legatissime!”.

E io me le immagino, che si legano e si imbavagliano l’una con l’altra nel backstage, insultandosi e lanciandosi la lacca, i push up e sfregiandosi a turno sulle cosce coi diademi.

No, non la guardo la finale.

Fuori pioviggina e fa freddo. Alle 21 è già buio pesto.

E’ proprio una serata da divano, plaid sulle ginocchia e l’Acchiapasogni di Stephen King aperto sulla pancia. Sì.

Alle 21 e 15 sono pronta: pigiama con le pecorelle che manco Bridget Jones oserebbe tanto e muscoletti flaccidi incassati nel divano morbidone. Uno spot della Chateau D’Ax, ma più brutto.

M’immergo nella lettura.

Oddio!, Henry e Pete scorgono delle luci a forma di disco nel cielo. Alieni? (E se gli autori sbagliano di nuovo e la Carlucci incorona Miss Italia la terza classificata?) Pete è imprigionato sotto una bufera di neve con, al suo fianco, una donna sconosciuta, stranissima, catatonica e spaventosa. (E se una Miss s’inciampa e ruzzola dalla scala fratturandosi una gamba? Che momento di grande televisione!) Nella baita i pavimenti sono ricoperti di sangue e un elicottero avvisa i nostri che la zona è stata messa in quarantena. Porca vacca, in quarantena! (Intanto una quarantina di miss si staranno dimenando sul palco, ammiccando alla telecamera. Ma è giusto farle ballare, cantare, chiacchierare? Miss Italia dev’essere bella, punto. Chissenefrega se sbaglia un congiuntivo o è dura come il legnetto che tiro al mio cane, Leopoldo. Però, quando l’altra sera una miss ha contestato la giuria che le aveva dato voti troppo bassi esordendo con “Voi mi avete TAPPATO le ali”, ammetto di aver sorriso abbondantemente… Sono crudele. Crudele e cattiva.)

Ho un certo languorino. Poso il libro e mi dirigo verso la dispensa alla ricerca di un frutto. Torno vittoriosa sul divano stringendo tra le mani un maxi sacchetto di patatine fritte aromatizzate alla cipolla, che non è un frutto ma di sicuro fa bene. Non ricordo per cosa, ma fa bene. Patata e cipolla, tutta roba naturale in fondo. (ehm)

Poi, il buio. Un demone s’impossessa di me e contro di lui nulla può la mia pur ferrea volontà. Le mani afferrano il telecomando, la tv si accende e io mi ritrovo, la bocca piena di grassi, sale e calorie, a guardare un mucchio di pance piatte e di cosce senza buccia d’arancia. Mi guardo il pancino. Due simpatici rotoletti mi strizzano l’occhio da sotto il pigiama. Lo alzo per vederli meglio. Sono tre.

Il demone m’impone di scegliere una miss e fare il tifo per lei. Ma io non lo farò mai! Quella coi capelli corti, quella coi capelli corti, quella coi capelli corti… Quando quella coi capelli corti viene eliminata mi sembra inutile continuare a guardare la trasmissione, per me era lei Miss Italia. Riprendo il libro ma prima di rimettermi a leggere faccio tre addominali e penso: “Ma che capelli ha la Carlucci?”. Leggo due righe e alzo gli occhi alla tv, leggo una riga e alzo gli occhi alla tv, chiudo il libro e alzo il volume. Demone, che tu sia maledetto! (Forse gli ho fatto un complimento, al demone.) Noia, mi annoio, sbadiglio ma non mollo.

Sono rimaste in tre. La Sessa, che ottiene tutti 10 dalla giuria ma che secondo me è uguale a Serena Autieri col sorriso più brutto e non mi sconfinfera, una stangona dagli occhi belli e una veneta che mi fa simpatia. Decido che è lei la mia nuova preferita. Addento una patatina e faccio il tifo. Eliminata. Forse porto sfiga.

Spengo la tv, la vittoria ormai è scontata. Vincerà la sosia dell’Autieri che sorride poco, quella che aveva vinto una fascia ma solo per due minuti. Per compensazione ora vincerà Miss Italia. Mangio un cioccolatino, mi sento in colpa, per compensazione faccio quattro addominali sulle piastrelle del bagno, spazzolo i denti e filo a letto. Avevo detto che non avrei guardato Miss Italia e in fondo è stato così. Se non guardi l’incoronazione non puoi dire di aver visto Miss Italia. Nulla di cui vergognarmi, quindi.

Vergogna, sì. Perché quando parli con le persone e dici di aver guardato Miss Italia, le persone ti rispondono, con faccia schifata come se gli avessi confidato di aver mangiato i Fonzies sciolti nel latte caldo: “Guardi quella roba? Ma dai! Davvero?”.

E io quest’anno potrò rispondere: “No, ho intravisto qualcosa. Ma non ho manco visto l’incoronazione, non so chi ha vinto. Sai, io stavo leggendo. Proust, una cosa difficile.”

Stamattina mi sono svegliata, ho preparato il caffè, la Nutella col pane e acceso la tv. Aspettavo di vedere l’incoronazione della Sessa e invece ho scoperto che io Miss Italia non l’ho vista per davvero.

Ha vinto l’altra. Niente compensazione, quindi? Niente compensazione. Meglio così. Niente compensazione nemmeno per me allora, al bando gli addominali! Affondo il cucchiaio nel barattolo della Nutella, chiudo gli occhi e m’immagino con una coroncina di diamanti sulla testa.

Scherzo. (forse)