La prima volta tra Medvedev e papa Benedetto è stato un successo
04 Dicembre 2009
La prima volta di Dmitrij Medvedev da Papa Benedetto XVI. È l’ultima tappa del viaggio del presidente russo in Italia. Dopo l’incontro con il presidente Napolitano e il premier Silvio Berlusconi, il successore di Putin non poteva mancare l’appuntamento speciale in Vaticano. Ieri pomeriggio, poco dopo le 17.30, Medvedev ha varcato il Portone di Bronzo, e ha incassato un risultato storico: entro fine anno ci saranno piene relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Mosca.
Elegante completo grigio scuro, accompagnato da un’ampia delegazione di cui faceva parte anche il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, Medvedev ha ‘sfilato’ nelle stanze della Terza Loggia, accompagnato dai Galantuomini di Sua Santità, ammirando incuriosito gli affreschi e le volte delle stanze vaticane. Poi, nella Sala del Tronetto, ha salutato il Papa, che lo ha accolto calorosamente, sorridente e disteso. Dopo le foto di rito, il capo del Cremlino e Benedetto XVI si sono ritirati nella biblioteca del Pontefice per il colloquio privato. Faccia a faccia tra i due durato circa mezz’ora. Presenti anche i traduttori.
Al centro dei colloqui – si saprà più tardi da fonti vaticane – i rapporti diplomatici tra Santa Sede e Mosca. La rappresentanza russa presso il Vaticano, infatti, diventa una vera e propria ambasciata. Medvedev ha firmato un decreto per stabilire i rapporti diplomatici con la Santa Sede. "Sono responsabile per il Governo russo e i rapporti tra Chiese non rientrano tra i miei doveri, poiché‚ in Russia la Chiesa e il Governo sono separati", aveva spiegato di recente il presidente russo. "Posso solo dire che abbiamo relazioni con il Vaticano, ci sono missioni di rappresentanza da entrambe le parti, e stiamo discutendo se passare questa relazione a un livello più alto, ossia se cambiare la nostra in una relazione caratterizzata da ambasciata e relazioni diplomatiche. Mi sembra che sarebbe perfettamente normale".
Un comunicato della sala stampa vaticana, diffuso poco dopo l’incontro, conferma le notizie diffuse dal Cremlino. “Nel corso dei colloqui – si legge nella nota – è stato espresso compiacimento, da entrambe le parti, per i cordiali rapporti esistenti e si è concordato di stabilire piene relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Federazione russa”. Al centro dei colloqui tra il Papa e Medvedev la situazione economica e politica internazionale, anche alla luce dell’enciclica ‘Caritas in veritate’, le attuali sfide alla sicurezza e alla pace. Ed ancora: i temi culturali e sociali di comune interesse, come quello della famiglia, e il contributo dei credenti alla vita della Russia.
L’incontro di ieri pomeriggio – orario insolito visto che tradizionalmente le udienze del Papa si tengono la mattina – ha rappresentato un altro importante passo in avanti verso il ravvicinamento tra la chiesa cattolica e il Patriarcato ortodosso di Mosca. Obiettivo: l’atteso e sospirato incontro tra il Papa e il Patriarca russo. Un incontro che Giovanni Paolo II ha desiderato fino alla fine, ma il tanto sperato viaggio a Mosca non è stato mai possibile, così come l’incontro con Alessio II. Un incontro che con l’ascesa di Kirill è diventato sempre più concreto.
Segnale del clima più disteso fra le due chiese è stato recentemente l’annuncio del Patriarcato di Mosca della pubblicazione del libro “Europa Patria spirituale”, volume in edizione bilingue italiana e russa che raccoglie i discorsi che Joseph Ratzinger – Benedetto XVI ha dedicato all’Europa nell’arco di un decennio. L’introduzione al volume è del presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, l’arcivescovo Hilarion di Volokolamsk. Proprio ieri, una nota diffusa dalla Libreria vaticana, ha annunciato che Benedetto XVI “risponde” al gesto di omaggio del Patriarcato con la pubblicazione di un libro di Kirill dal titolo “Libertà e Responsabilità. Alla ricerca dell’armonia”. La diplomazia passa anche attraverso i libri.