Lavoro, la domanda c’è ma dove sono i talenti?

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Lavoro, la domanda c’è ma dove sono i talenti?

Lavoro, la domanda c’è ma dove sono i talenti?

19 Luglio 2022

Uno scenario a due facce quello del mercato del lavoro in Italia: da un lato le imprese che vogliono assumere, dall’altro la cronica carenza di talenti e competenze adeguati alle esigenze. 

A mettere in luce rischi e opportunità del mercato del lavoro in Italia e in  Europa nei prossimi mesi è Anna Gionfriddo, ad ManPowerGroup Italia. Dalle colonne di MilanoFinanza, Gionfriddo segnala l’esistenza di una domanda elevata di competenze professionali alla quale, però, non corrisponde un’adeguata offerta. 

Come evidenziato dal sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal,tra luglio e settembre 2022 sono previste 1,3 milioni di assunzioni in Italia. La cattiva notizia è che il 40% di queste risulta di difficile reperimento.

A conferma di uno scenario dalle due facce, anche i dati Meos, indagine trimestrale di ManPowerGroup. In Ue i datori di lavoro stanno programmando assunzioni in 22 paesi su 23. Nel nostro Paese tra luglio e settembre è previsto un +23% di occupati. Un dato che segnala una crescita rispetto ai 12 mesi precedenti. Eppure il 72% delle aziende italiane denuncia difficoltà nel reperire le giuste competenze

Nei prossimi mesi, il mercato del lavoro in Italia vivrà presumibilmente un’evoluzione parallela con diversi nodi da sciogliere. Da un lato, infatti, gli investimenti attivati dal Pnrr stanno contribuendo a generare nuove importanti opportunità occupazionali per profili con specifiche competenze tecniche. Da un altro punto di vista, però, in settori strategici ma più tradizionali, come il turismo, da poco uscito dagli effetti della crisi pandemica, le imprese sono costrette a scontrarsi quotidianamente con una cronica carenza di risorse professionali.