Mario Draghi lascia e ho la tentazione di farlo anch’io
14 Luglio 2022
Le dimissioni di Mario Draghi. Sono in azienda e come ogni giorno devo far quadrare i conti. Dopo la pandemia che ci ha messo in ginocchio. Con la guerra che ha fatto saltare le catene di approvvigionamento. Con i ricambi che non arrivano, i problemi della logistica. I costi delle materie prime che salgono. L’inflazione. Con queste tasse assurde e una burocrazia sovietica. Debbo decidere se assumere un ingegnere. Come pagare tutte le buste paga ai miei dipendenti.
Sono qui in azienda e sento che Draghi lascia dopo il collasso della coalizione che lo sosteneva. Sento che il Movimento 5 Stelle ha fatto mancare la fiducia in un voto cruciale per il governo del quale faceva parte. Leggo che i future in Borsa perdono il 5 per cento. Mi chiedo quale sarebbe l’unità nazionale di cui parlavano. Dove sarebbe la responsabilità di queste nuove presunte classi dirigenti, che da quando sono arrivate in parlamento hanno solo pensato a come conservare il posto. A buttare via soldi pubblici. I miei soldi.
Sono in azienda e guardo scorrere tristemente queste immagini in televisione. Sempre le stesse immagini. Non cambiano mai. Ma quale coesione sociale. Di cosa parlano. Amo l’Italia, è il mio Paese, sono anni che ci investo, per creare lavoro, ricchezza, opportunità per i miei figli. Ma la tentazione di andarmene, di sbaraccare tutto e andare a fare il mio lavoro altrove, è sempre più forte.