Perché i turisti stranieri in Italia fanno i bulli

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Perché i turisti stranieri in Italia fanno i bulli

Perché i turisti stranieri in Italia fanno i bulli

17 Ottobre 2022

Il catalogo delle storie di turisti stranieri che arrivano in Italia e si segnalano per comportamenti discutibili, se non illegali, si arricchisce costantemente di nuovi episodi. Complice il rilancio dei flussi turistici dopo due anni di pandemia, la CNN torna a riflettere sul perché nel nostro Paese i visitatori si comportino spesso in maniera semplicemente irrispettosa.

A giugno, due turisti americani hanno causato danni per oltre 22mila euro a Piazza di Spagna, a Roma, dopo aver spinto – e poi lanciato – i loro scooter dalla scalinata monumentale. Non è la cosa peggiore accaduta a inizio estate: a maggio, infatti, un visitatore saudita aveva guidato la sua Maserati a noleggio lungo la scala di Trinità dei Monti. Nello stesso mese, una turista inglese aveva fatto il bagno nella Fontana del Carciofo, a Napoli, a due passi da piazza Plebiscito e Teatro San Carlo.

Sfregi, abusi, maleducazione, mancanza di rispetto per il nostro patrimonio archeologico, artistico e culturale millenario non si fermano qui. Anche la quiete e la bellezza di Venezia, la città d’Italia più visitata nel 2022, vengono costantemente “bullizzate” da turisti che scambiano i canali protetti dall’Unesco per piscine olimpioniche. Ad agosto, per esempio, due australiani hanno ben pensato di fare surf lungo il Canal Grande.

Nemmeno a Pompei, uno dei siti archeologici più famosi del mondo, è stato risparmiato lo scempio, quando un turista australiano ha deciso di girare tra gli scavi con un motorino. A ottobre, un visitatore americano, al quale era stato spiegato che non avrebbe potuto vedere il Papa, si è sfogato distruggendo due sculture dal valore inestimabile nei Musei Vaticani. Ancora, una coppia americana, due mesi prima, era stata scoperta mentre scolpiva le proprie iniziali nella pietra dell’Arco di Augusto, un monumento che ha oltre 2000 anni di storia, nell’area del Colosseo.

Secondo l’Enit, il numero di visitatori internazionali in Italia, da gennaio a luglio 2022, è aumentato del 172% rispetto al 2021, e addirittura del 57% rispetto ai record pre pandemia. I cattivi comportamenti quindi sono una questione di quantità, tornata ai livelli pre Covid, o di qualità della gestione dei grossi volumi turistici in Italia?

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, spiega che i turisti “si comportano come si sono sempre comportati, è solo che quest’anno i numeri sono tornati a quelli che erano prima della pandemia e ciò corrisponde a un aumento di comportamenti rozzi”.

La maleducazione dei turisti del resto non è un tema nuovo e non è limitato a quanto avviene in Italia, eppure sembra che nel nostro Paese questi atteggiamenti volgari e grossolani assumano una forma peculiare.

L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti protetti dall’Unesco, ha una storia millenaria, che si riflette in un patrimonio culturale ricchissimo e immenso. Spesso i turisti che vengono nel nostro Paese sognando Stendhal, pur consci del fatto che Roma, Venezia, Firenze, Napoli, rappresentano dei veri e propri “musei a cielo aperto”, adottano comportamenti disinvolti per mera ignoranza.

Sedersi su fontane del XVI secolo, mangiare hot dog, sporcare i siti archeologici con rifiuti di cibo e bevande, lasciare scritte e incisioni su monumenti millenari sono azioni dettate prettamente da una scarsa consapevolezza delle specificità italiane. In nessun Paese del mondo si verifica una coincidenza così massiccia fra turisti e fragilità dell’ambiente culturale, architettonico e archeologico.

Tuttavia esiste anche un problema di rappresentazione culturale che altri paesi non scontano come l’Italia. Per molti visitatori stranieri, infatti, il Belpaese è il luogo in cui tutto è arte e Dolce Vita. Un’idea stereotipata e falsata che induce chi viene in visita in Italia a immaginare un luogo privo di regole, dove tutto è genio e sregolatezza. Bene ha fatto CNN a denunciare tutto questo.