Quagliariello: “Noi Moderati centro che non guarda a sinistra”
17 Settembre 2022
di Redazione
“‘Noi Moderati’ rappresenta oggi l’opzione politica rivolta a chi chiede pragmatismo e buon senso, non ha condiviso la fine anticipata del governo Draghi ma non voterebbe mai a sinistra: né quella ufficiale, né quella travestita sotto le mentite spoglie di terzi o quarti poli ondivaghi e autoreferenziali. Ma, soprattutto, ‘Noi Moderati’ rappresenterà domani il punto di aggregazione di un’area in evidente fase di assestamento”. Lo dice in un’intervista alla ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ il senatore Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di ‘Italia al Centro’, uno dei partiti che hanno dato vita a ‘Noi Moderati‘, la lista unitaria dei centristi del centrodestra.
Sul tema delle riforme, “il semipresidenzialismo alla francese – afferma Quagliariello – è ciò di cui il sistema istituzionale italiano ha bisogno se vuole salvare se stesso. Al contrario di quanto sostengono gli apocalittici della ‘svolta autoritaria’, si tratterebbe di una manutenzione del sistema rappresentativo e non certo di un suo smantellamento”. Quanto alla politica estera e all’energia, per l’esponente di ‘Noi Moderati’ “il posizionamento euro-atlantico è uno dei patrimoni dell’era Draghi che andrà preservato con più cura, senza alcuna ambiguità . E questo vale tanto per il sostegno all’Ucraina quanto per il piano di autonomizzazione energetica. Abbiamo perso tempo e risorse preziose per ‘no’ scellerati come quello al rigassificatore di Brindisi. Bisogna correre per recuperare le occasioni perdute”.
Infine, su Giorgia Meloni. “Ne ho seguito con ammirazione il percorso, che in qualche modo è uno stimolo alle formazioni più piccole a darsi da fare perché in politica non esistono limiti di crescita. Quanto alla premiership, il Capo dello Stato ha le sue prerogative ma è evidente – conclude Quagliariello – che se ci sarà una vittoria del centrodestra con un’affermazione di FdI il Presidente non potrà non tenerne conto”.