Massimiliano Latorre e Salvatore Girò, i due Marò italiani ingiustamente detenuti in India, tornano a parlare dalla ambasciata di Nuova Delhi in attesa della decisione della procura generale indiana di lunedì prossimo. "Non siamo terroristi", dicono, e fa male sentirsi solo imputare una accusa del genere. Ne parlano con La Stampa, "Noi eravamo su quella nave come soldati e come agenti di polizia giudiziaria, comandati dallo Stato", spiegano. L’accusa di terrorismo fa male "Come uomini, come militari, come padri di famiglia".