Mondo News 14 Gennaio 2012 di Carmine Iannone Riuscirà la Turchia a giocare un ruolo decisivo nel dopo-rivolte arabe? È possibile stabilire un linkage tra le considerazioni ed analisi fatte per la primavera araba ed il ruolo della Turchia non solo in Nord Africa ma nell’intera area mediorientale; infatti il nuovo corso della politica estera turca impersonificato dall’azione diplomatica del ministro degli esteri Ahmet Davutoglu proietta la Turchia verso un nuovo protagonismo in aree che peraltro erano parte integrante dell’impero ottomano nel XIX° secolo. (Seconda domanda) geopolitica islam neo-ottomanesimo
Mondo News 06 Gennaio 2012 di Giampaolo Tarantino In Libia si rischia la guerra civile senza il disarmo delle milizie Di notte Tripoli diventa un campo di battaglia. Ogni quartiere è presidiato da bande armate. La capitale libica è una sorta di mosaico di poteri, dove ogni brigata, ogni gruppo, ogni formazione, tiene il controllo d’una zona, e si risente assai se uomini di altre formazioni vengono a ficcarci il naso. Mentre la Libia rischia di cadere in una guerra civile, il Qatar aumenta il suo potere nel paese. disarmo esercito regolare influenza
Mondo News 28 Ottobre 2011 di redazione Tunisia: esclusa dai risultati la lista Petition Populaire Nuova fiammata di violenza in Tunisia: a innescarla è stata l’esclusione dal voto del partito Petition Populaire per presunte irregolarità. processo elettorale rivolte arabe
Mondo News 26 Ottobre 2011 di Edoardo Ferrazzani Il partito islamista Ennahdha vince le elezioni in Tunisia Ennahdha, il partito islamista di Rashid Ghannouchi è il vincitore delle prime elezioni tunisine del dopo Ben Ali. Il partito può contare almeno sul 40% dei seggi. Brutta performance per il Partito Democratico Progressista. Discrete le performance di Ettakatol, il partito di sinistra di Mustafa Ben Jaafar, presto in alleanza con Ennahdha. Buona i risultati del CPR di Marzouchi, che andrà anch’esso con Ennahdha. islamismo nord africa processo elettorale
Mondo News 24 Ottobre 2011 di Carolina De Stefano Tunisia al voto: partecipazione di massa e tanta incertezza sui risultati Kuraish, direttore della campagna elettorale del partito democratico progressista tunisino, ha il dono della precisione sintetica: "È incredibile questo periodo per la Tunisia, e le elezioni sono incerte. Le persone non hanno mai votato in un sistema pluralista prima d’ora". A dimostrazione che le prime elezioni tunisine si fondano sull’incertezza, è il dato sull’affluenza alle urne di ieri sera: il 70% dei cittadini è andato a votare. Ci si attendeva il 50%. Resta favorito Ennahdha, il partito islamista. elezioni libere maghreb democratico rivolte arabe
Mondo News 22 Ottobre 2011 di Matteo Bressan L’ultima tenda del Colonnello Razionalmente questo articolo si sarebbe dovuto scrivere molto tempo fa e forse dire certe cose oggi è sin troppo facile se non ipocrita. Oggi tutti vogliono voltare pagina in Libia e anche chi tra i leader dell’opposizione libica era fino a qualche mese fa parte integrante del regime di Gheddafi ora si appresta a rappresentare il nuovo. (tratto da La Goccia) democrazie dittature maghreb
Mondo News 22 Ottobre 2011 di Andrea Doria Con la morte di Muammar Gheddafi inizia la caccia al “suo” tesoro Muammar Gheddafi è morto. Sirte è caduta. L’ultima significativa roccaforte della resistenza lealista è ormai nelle mani del Consiglio nazionale di transizione libico. Il Cnt ha confermato la morte del colonnello libico. Da due giorni esposta la salma del dittatore ma non verrà fatta alcuna autopsia. Giallo sulla sorde Saif al-Islam, il figlio del dittatore. Ieri la notizia sulla sua cattura, però è giallo su dove sia ora. Nel frattempo è partita la caccia al tesoro miliardario del clan del raìs. dittatura guerra di libia intervento nato
Mondo News 20 Ottobre 2011 di redazione Tunisia. Elezioni. Stop a manifestazioni prima del voto Manifestazioni e sit-in vietati in tutta la Tunisia nei giorni di vigilia del voto per l’Assemblea costituente: lo ha deciso il Ministero dell’Interno. elezioni rivolte arabe
Mondo News 19 Ottobre 2011 di Armand du Plessis Dietro il rilascio di Shalit c’è la mano dell’agente tedesco Gerhard Conrad Gerhard Conrad è il nome perfetto per una superspia con le sue linee d’ombra, gli agenti segreti e i cuori di tenebra. Nel momento in cui Gilad Shalit, il giovane soldato israeliano ostaggio da cinque anni nella Striscia di Gaza ritrova la luce – col suo Paese chedecide di pagare per la sua vita un prezzo carissimo e insieme necessario – il pensiero non può che andare all’opera di mediazione di questo fuoriclasse dell’intelligence tedesca. conflitto israelo-palestinese intelligence medioriente