Cultura News 09 Settembre 2012 di Emilia Scarcella Erri de Luca ci racconta il nazismo e la tragica storia di un passato che non passa Le storie dei criminali di guerra sono state spesso al centro del panorama editoriale più o meno recente: il momento più rappresentativo è senz’altro il resoconto che nel 1961 Hannah Arendt, seguendo il processo ad Adolf Eichmann, ha pubblicato sul “New Yorker”. A più di mezzo secolo, nei mesi scorsi è apparso un romanzo di Erri De Luca, che, malgrado la diversità di toni, di prospettive e di finalità, induce a ripensare il classico della Arendt. erri de luca nazismo shoah
Cultura News 10 Giugno 2012 di Emilia Scarcella Yalom ci racconta due modi di decostruire la tradizione dell’ebraismo Due realtà geografiche distinte – i Paesi Bassi e la Germania –, due contesti storici diversi – il Seicento e la prima metà del XX secolo –, due universi spirituali profondamente differenti – l’ebraismo e l’antiebraismo – fanno da sfondo a un romanzo apparso da pochi mesi, “Il problema Spinoza” – il cui autore è Irvin D. Yalom, psichiatra americano, già autore di biografie romanzate di alcuni tra i più noti filosofi del XIX secolo, che con sapiente maestria aggancia la vicenda esistenziale e il pensiero di Baruch Spinoza alla storia della Germania nazista. ebraismo rosenberg spinoza
Cultura News 27 Maggio 2012 di Emilia Scarcella Leggendo “Esercizi di stile” mettiamo in gioco l’interpretazione della realtà Nel maggio del 1942, durante l’occupazione nazista della Francia, il non più giovanissimo Raymond Queneau inizia a scrivere uno dei suoi capolavori, “Esercizi di stile”, per realizzare un progetto che doveva condurre a compimento soltanto quattro anni dopo, nel 1946. Apparsi in parte dapprima in alcune riviste clandestine del tempo e poi, nel 1947, in volume presso Gallimard, i novantanove esercizi che compongono l’opera confermano tutto il valore di Queneau “scrittore” e, ancor più, un pensiero creativo che ha pochi precedenti. esercizi di stile letteratura queneau
Cultura News 01 Maggio 2012 di Emilia Scarcella Quel confine tra menzogna e verità che Sándor Márai chiama vita In una delle sue opere teatrali più note, Vita di Galileo, Bertolt Brecht ha scritto che «chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente». Lo spirito di questa affermazione può essere assunto come il carattere dominante dell’Eredità di Eszter, uno dei più bei romanzi, assieme a Le braci, di Sándor Márai, scrittore e giornalista ungherese, scomparso nel 1989. l'eredità di Eszter menzogna Sándor Márai