Caro Orlando, il Paese non cresce a furia di controlli e ispezioni

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Caro Orlando, il Paese non cresce a furia di controlli e ispezioni

Caro Orlando, il Paese non cresce a furia di controlli e ispezioni

24 Giugno 2022

L’acciaio italiano della ex Ilva? Il ministro Orlando annuncia verifiche degli ispettori del lavoro per verificare ‘la piena realizzazione degli investimenti e le condizioni di sicurezza’. L’ennesima truffa da 290 milioni di euro del reddito di criminalità? Il ministro Orlando annuncia controlli più stringenti dopo che sono stati spesi miliardi dei contribuenti.

Controlli, ispezioni, multe. Dall’acciaio che potrebbe risollevare un pezzo del sud alle risorse buttate sul reddito di cittadinanza che avremmo potuto usare per riformare centri per l’impiego e sostenere le imprese che investono ed assumono, il tema per la sinistra di governo non è mai la crescita.

Non è mai la crescita ma l’ansia regolatoria, il controllo occhiuto, lo stato che sorveglia e punisce imprigionando la forza vitale degli italiani. Del resto per Orlando se mancano 350mila stagionali nel turismo potrebbe essere “l’effetto di una competizione perversa tra reddito di cittadinanza e bassi salari”.

Quindi se uno resta a casa con la paghetta statale, magari arrotondata con nero e sommerso, non è colpa di politiche dei bonus che tolgono dignità al lavoro ma degli imprenditori che offrono salari bassi. Buon Festival del lavoro.