L’America di Clinton. Dalla Guerra Fredda al disordine globale. Il 23 gennaio la presentazione al Centro Studi Americani

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

L’America di Clinton. Dalla Guerra Fredda al disordine globale. Il 23 gennaio la presentazione al Centro Studi Americani

L’America di Clinton. Dalla Guerra Fredda al disordine globale. Il 23 gennaio la presentazione al Centro Studi Americani

19 Gennaio 2024

Il 23 gennaio alle 17.30 si terrà la presentazione del libro L’America di Clinton. Dalla Guerra Fredda al disordine globale (Carocci), presso il Centro Studi Americani di Roma, con gli autori Maria Vittoria Lazzarini Merloni e Andrea Spiri.

L’analisi condotta in questo volume vuole offrire uno strumento di comprensione della realtà contemporanea e della sua complessità, ripercorrendo le trame di un decennio particolarmente incisivo del secolo scorso. Partendo dall’elezione di Bill Clinton a presidente degli Stati Uniti, si traccia il profilo di una grande potenza (all’epoca l’unica rimasta) illusa, come il resto dell’Occidente democratico, che la fine della Guerra Fredda avrebbe aperto il varco alla coesistenza pacifica fra gli Stati.

Gli effetti della “rottura” geopolitica del biennio 1989-91, però, non tardarono a palesarsi e l’inatteso disordine globale ha imposto la necessità di definire una nuova architettura di sicurezza per fronteggiare le crisi del terzo millennio: estendere il perimetro atlantico a est diventava dunque un imperativo strategico che non prevedeva cedimenti. Un obiettivo per raggiungere il risultato voluto senza mettere a rischio il rapporto di cooperazione con la Russia di Boris Eltsin, almeno nell’immediato. Fino all’ascesa di Vladimir Putin e alla spirale di violenza che avvolge questo tempo difficile.