“L’Europa e la Sovranità”, in libreria il saggio a cura di Cavallaro Quagliariello e Reynié

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“L’Europa e la Sovranità”, in libreria il saggio a cura di Cavallaro Quagliariello e Reynié

“L’Europa e la Sovranità”, in libreria il saggio a cura di Cavallaro Quagliariello e Reynié

04 Aprile 2024

Leggere la storia dell’integrazione europea attraverso scritti e discorsi di intellettuali e politici italiani e francesi che ne hanno segnato il percorso. Con questa premessa è nato il volume L’Europa e la Sovranità. Riflessioni italo-francesi (1897 – 2023), opera realizzata nel quadro della collaborazione tra la Fondazione Magna Carta e la Fondation pour l’Innovation Politique. Il libro – a cura di Maria Elena Cavallaro, Gaetano Quagliariello e Dominique Reynié – è stato pubblicato in doppia edizione (da Rubbettino in Italia e da Plein Jour in Francia).

Il volume raccoglie i testi di ventidue eminenti personalità politiche francesi e italiane che hanno segnato la storia dell’integrazione europea: Luigi Einaudi, Aristide Briand, Robert Schuman, Alcide De Gasperi, Pierre Mendès France, Charles de Gaulle, Altiero Spinelli, Gaetano Martino, Georges Pompidou, Aldo Moro, Giulio Andreotti, Simone Veil, Bettino Craxi, François Mitterrand, Jacques Delors, Romano Prodi, Jacques Chirac, Carlo Azeglio Ciampi, Valéry Giscard d’Estaing, Emmanuel Macron, Mario Draghi e Édouard Balladur, tra gli altri.

“Dal suo concepimento, l’ideale di un’Europa unita, forte e autorevole in campo internazionale ha costituito una risposta audace alle sfide della contemporaneità,” si legge nella presentazione dell’editore Rubbetino. “Oggi, mentre gli sconvolgimenti che caratterizzano la nostra epoca sollevano interrogativi sulla capacità delle istituzioni ad affrontare un futuro incerto, questo lavoro invita a una riflessione approfondita sui fondamenti del progetto di integrazione europea, sul suo modificarsi nel tempo e sull’opportunità che esso ha rappresentato e continua a rappresentare per i popoli d’Europa”.

Protagonista dell’antologia è dunque la dialettica tra integrazione comunitaria e sovranità, osservata nelle diverse fasi storiche che hanno caratterizzato il processo di unificazione del Vecchio Continente. Attraverso la lettura dei testi riportati emerge chiaramente come, a partire già dalla fine dell’Ottocento vi fossero due ‘fazioni’ intellettuali formate da quanti desideravano un’Europa unita, da un lato, e da quanti, invece, ritenevano lo Stato-nazione come soggetto ultimo delle relazioni internazionali. Tale dialettica, a distanza di più settant’anni dall’inizio del processo di integrazione, sembra non essersi ancora esaurita.