
L’Italia è una democrazia imperfetta, ma conviene a qualcuno?

07 Febbraio 2023
Il recente rapporto annuale del Democracy Index pubblicato dall’Economist, intitolato “Frontline democracy and the battle for Ukraine”, ha valutato la situazione della democrazia in 165 Stati e 2 territori. A ogni Paese corrisponde un punteggio che va da 1 a 10 basato su 5 parametri: processi elettorali e pluralismo; funzionamento del governo; partecipazione politica; cultura politica democratica; libertà civili. Va detto che un punteggio medio compreso tra 8 e 10 garantisce la definizione di “democrazia piena”, mentre un punteggio compreso tra 6 e 8 viene considerato una “democrazia imperfetta”.
La democrazia nel mondo
Il punteggio globale della democrazia nel 2022 è rimasto sostanzialmente stabile, nonostante le aspettative di una ripresa a seguito della revoca delle restrizioni legate alla pandemia. L’Europa occidentale, in effetti, ha registrato un miglioramento del punteggio rispetto ai livelli pre-pandemia. Il resto del mondo, invece, ha vissuto un peggioramento, in particolare a causa della guerra in Ucraina. Il punteggio globale di 5,29 su 10 rappresenta una stagnazione piuttosto che una ripresa della recessione democratica iniziata nel 2016. Circa il 45,3% della popolazione mondiale vive in una forma di democrazia, mentre oltre un terzo vive sotto un regime autoritario.
La Cina ha registrato una decrescita cospicua, arrivando al punteggio di 1,94 su 10. Si tratta del minimo dalla nascita dell’indice nel 2006. La causa? Le proteste contro le misure di contenimento del Covid-19 e la risposta repressiva del governo di Xi Jinping. La Russia ha registrato il più grande declino democratico di qualsiasi paese al mondo, scendendo di ben ventidue posizioni in classifica. L’invasione genocida, nonché la gestione interna della questione bellica, è la principale responsabile di questa decadenza.
I problemi dell’Italia messi in luce dal Democracy Index
Il report sulla democrazia assegna all’Italia un punteggio molto alto in termini di processo elettorale e pluralismo, pari a 9,58. Questo parametro è allineato con paesi come Svezia, Svizzera, Paesi Bassi e Germania, storicamente considerati modelli. Tuttavia, l’Italia ottiene risultati inferiori nella cultura politica, libertà civili e partecipazione politica, rispettivamente con un punteggio di 7,50, 7,35 e 7,22. Il funzionamento del governo è punto debole del nostro Paese, il punteggio è di 6,79.
Complessivamente, l’Italia si attesta in 34esima posizione nel mondo. Con il punteggio di 7,69 e in calo di tre posti rispetto al 2021, il nostro Paese rientra all’interno della categoria delle democrazie imperfette. Le famose “riforme” di cui si parla da un decennio, spinte anche dal Pnrr, iniziano a diventare una questione davvero dirimente.
Il report evidenzia la recente elezione dei partiti di destra in Italia e Svezia, sottolineando che la rappresentanza di questi partiti non è necessariamente dannosa per la democrazia. Tuttavia, gli autori del report specificano che l’importanza di monitorare con particolare cura l’intolleranza, la legislazione illiberale e la censura dei media.