Quei cammini che fanno bene al turismo italiano

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Quei cammini che fanno bene al turismo italiano

Quei cammini che fanno bene al turismo italiano

23 Febbraio 2023

Se avete fretta non fanno per voi perché i cammini hanno bisogno di calma, quiete e serenità. Ormai non attirano soltanto gli sportivi ma anche gli amanti della natura sempre più attenti al benessere fisico. I cammini, soprattutto dopo la pandemia, sono sempre più diffusi all’insegna di quel turismo lento e allo stesso tempo responsabile e sostenibile. Colpa della vita frenetica, dei ritmi quotidiani al cardiopalmo, il desiderio di lunghe camminate attraverso i numerosi percorsi naturalistici d’Italia cresce sempre di più. Cammini storici, culturali, religiosi, coinvolgono una svariata tipologia di turisti che sta modificando i propri stili di vita.

L’impatto sul turismo nel nostro Paese è notevole considerando l’ampia offerta al mare, in montagna o in campagna, per non parlare poi dell’aiuto alle economie locali. Non solo alberghi e bed & breakfast, anche i settori della ristorazione, dei prodotti tipici e quello delle guide escursionistiche ne beneficiano. Si creano infatti veri e propri processi innovativi per la realizzazione di un cammino che favoriscono nuove opportunità occupazionali nei territori. Inoltre anche le comunità sono coinvolte innescando uno sviluppo sociale che le vede protagoniste nella trasmissione della conoscenza dei propri territori.

Da nord a sud l’Italia è attraversata da una lunga rete di cammini (oltre 40) attraverso i quali si ammirano le bellezze naturali ma si impara anche ad ascoltare luoghi semmai fino ad oggi poco conosciuti. Alla pari quasi del Cammino di Santiago di Compostela la più frequentata è certamente la Via Francigena, antica strada che dall’Europa occidentale, in particolare dalla Francia, conduceva fino a Roma proseguendo verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terrasanta, meta di pellegrini e crociati. Tra tratturi, mulattiere e antiche vie commerciali sono da citare tra le altre anche la Via degli Dei, quella degli Abati, della Transumanza e poi ancora i Cammini di Dante, dei Briganti, di San Benedetto, di Sant’Antonio, di Assisi, delle Terre Mutate, dei Borghi silenti e tanti altri.

I Cammini rappresentano un nuovo modello di turismo ecocompatibile che ‘a passo lento’ salvaguarda il grande patrimonio ambientale che ci circonda. Un’esperienza unica più che una vacanza, un’avventura lungo il Belpaese da girare rigorosamente a piedi, a cavallo o in bicicletta. La primavera e l’estate arriveranno presto. E allora zaino in spalla, scarpe da trekking, cappello e borraccia d’acqua è tutto ciò che serve per intraprendere la filosofia del cosiddetto ‘slow travel’. Perché, non dimentichiamolo, camminare fa bene alla salute e a tutte le età.