“Siamo in guerra”. Una guerra globale che tocca e ferisce “tutti quei paesi che sfidano il fanatismo dell’intolleranza, un proseguimento dell’antica guerra della tirannia contro la libertà”. Siamo a New York, è il 25 aprile 2010. A pronunciare queste parole è un uomo dalla barba bianca che indossa un impermeabile e un cappello scuro. Il suo nome è Michael Ledeen.