“Di video virali è lastricata la via dell’inferno” ha scritto su Foreign Policy David Reiff. Stando a quanto è successo in Uganda, ha ragione. Il 13 Marzo un’ong ugandese ha proiettato il documentario contro Joseph Kony di ‘Invisible children’ (80 milioni di spettatori) a Lira, città nel nord dell’Uganda. Il video è stato mal recepito da alcune delle vittime. Segno che il paternalismo occidentale sull’Africa non funziona proprio più. E’ stato arrestato ieri il co-fondatore di ‘Invisible children’, Jason Russell: girava mezzo nudo per strada.