Paolo Modugno

Mondo News

28 Aprile 2009 di
Paolo Modugno

Gli avversari di Sarkò: il “Nuovo Partito anticapitalista” e il vecchio Bayrou

Le destre francesi resistono nei sondaggi per le Europee con il 40 per cento delle intenzioni di voto.  Sarkozy però dovrà vedersela con due avversari inaspettati. L’estrema sinistra che capitalizzerebbe circa il 17 per cento dei consensi. E i centristi di François Bayrou che sta per far uscire un libro in cui denuncia gli abusi del “regime” al potere.
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17 Maggio 2007 di
Paolo Modugno

François Fillon, ritratto di un premier

53 anni, padre di cinque figli, François Fillon ha alle spalle una carriera politica esemplare. Diplomato a Sciences Po, fu nel 1981, a 27 anni, il più giovane Deputato della sua legislatura prima di occupare, oltre a svariati mandati elettivi locali e nazionali, rilevanti incarichi ministeriali. Spetterà a lui, dunque, condurre il primo governo dell’era Sarkozy a cui tocca il delicato compito di non deludere il forte slancio popolare che ha portato all’elezione di un uomo che, pur facendo parte del precedente governo, ha saputo incarnare la “rottura” ed un nuovo modo di far politica. Ed è proprio alla “politique nouvelle” scelta dagli elettori che François Fillon ha subito fatto riferimento nella sua prima dichiarazione.
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Alle legislative poco spazio per avventure personali
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12 Maggio 2007 di
Paolo Modugno

Alle legislative poco spazio per avventure personali

Lo scontro elettorale per le legislative sarà polarizzato dal dualismo Ump – Partito Socialista. Il parito di Sarkozy è ben piazzato e potrà facilmente conservare la maggioranza assoluta nell’Assemblea Nazionale. Più problematica la corsa dei socialisti vittime di rivalità personali e di rese dei conti. Bayrou insiste a voler correre da solo, così come Le Pen, ma il sistema elettorale francese richia di lasciarli con pochissimi eletti.
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09 Maggio 2007 di
Paolo Modugno

L’agenda europea del nuovo Presidente

sin dal primo discorso che ha seguito la trionfale elezione di Nicolas Sarkozy, le tematiche di politica estera hanno ripreso il posto che spetta loro nell’architettura dei poteri presidenziali. Tra  queste le questioni europee hanno assunto un ruolo particolarmente importante. Si può avanzare l’ipotesi che essa si declinerà in due tempi. Un primo momento, a breve termine, di azione rapida e pragmatica per facilitare la rimessa in carreggiata istituzionale dell’Unione. Questo sarà seguito da una riflessione di più ampio respiro che culminerà con la Presidenza francese dell’Unione ed il dibattito che precederà la tenuta delle elezioni europee del giugno 2009.
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30 Aprile 2007 di
Paolo Modugno

Quei tentativi di alleanza che minacciano la Quinta Repubblica

Sono forti le convergenze tra Ségolène Royal e François Bayrou. Le hanno evidenziate nel corso di un dibattito andato in onda nei giorni scorsi sul canale digitale BFM TV. Dalle problematiche istituzionali alla necessità, condivisa entrambi i candidati, di superare l’impianto della Quinta Repubblica per evitare la concentrazione dei poteri e, rinforzando i contrappesi, costruire il pluralismo. Ma la Royal si spinge oltre e propone l’istituzione della “Sesta Repubblica”.
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26 Aprile 2007 di
Paolo Modugno

Lo spauracchio di Berluskozy

Mai come in questi ultimi giorni l’Italia era stata tanto presente nel panorama politico francese. Ségolène Royal ha annunciato la partecipazione di Prodi al suo meeting di domani senza che il diretto interessato avesse confermato (alla fine manderà solo un messaggio video) e, per attaccare Sarkozy la candidata del Partito socialista non perde un’occasione per ricordare che è sostenuto da Berlusconi che: “era favorevole all’invio delle truppe in Iraq” mentre “io non andro’ mai a scusarmi, come ha fatto Sarkozy, con il Presidente Bush per la posizione della Francia”!
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24 Aprile 2007 di
Paolo Modugno

Vince la “rottura” di Sarkozy

Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi di ieri ha rappresentato, incontestabilmente, una “rivincita sul 21 aprile”. Il 21 aprile 2002, infatti, il leader del Front National Jean-Marie Le Pen, aveva superato il candidato della sinistra Lionel Jospin, portando un partito di estrema destra al secondo turno dell’elezione presidenziale. Questo avvenimento è essenziale per capire tre dati fondamentali di questa consultazione.
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