Mondo



30 Marzo 2007 di
redazione

Reagan contro Kennedy

Tifano per Barack Obama o Hillary Clinton, ma è a John F. Kennedy che pensano. Voteranno per Rudy Giuliani o John McCain, ma i loro cuori battono per Ronald Reagan. Democratici e Repubblicani, almeno per il momento, non seguono con particolare entusiasmo questa campagna presidenziale. Certo, soprattutto tra gli elettori del partito dell’Asinello, è forte la voglia di voltare pagina, dopo due mandati di George W. Bush. Tuttavia, nessuno dei candidati, da una parte e dall’altra, riesce ad imporsi nettamente. Si guarda così al passato, ai due presidenti che, negli ultimi 50 anni, hanno saputo ispirare oltre che governare. Cercare di accreditarsi come il nuovo JFK o il Reagan del 2008 è, allora, per gli aspiranti inquilini della Casa Bianca una mossa quasi obbligata. Tentativi amplificati dai mass media americani, che sembrano divertirsi ad alimentare questo amarcord presidenziale. Il paragone che si incontra più frequentemente sulle pagine dei giornali è quello tra John F. Kennedy e il senatore Barack Obama, la rock star di queste elezioni. Similitudini sottolineate anche dai più importanti settimanali statunitensi, Time e Newsweek. D’altro canto, uno dei consiglieri più fidati di JFK, Theodore Sorensen, ha affermato che “Obama ricorda per molti aspetti il Kennedy del 1960. Gli esperti dicevano che a suo danno giocava il fatto che fosse cattolico e con poca esperienza e che non facesse parte del cerchio ristretto del partito”. Le stesse critiche rivolte ora ad Obama, candidato afroamericano con un solo mandato all’attivo al Senato. Come il presidente della “Nuova Frontiera”, anche Obama buca lo schermo, è dotato di innegabile carisma e notevoli qualità oratorie. E come Kennedy viene giudicato sexy dalle elettrici. Cinquant’anni fa, spopolavano le foto di JFK in barca a largo di Nantucket. Oggi, quelle di Obama in costume alle Hawaii.